Holly Bradshaw icona dell’atletica fuori dagli schemi

Modello di stile contro ogni discriminazione

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A pochi giorni dal suo trentesimo compleanno, il 2 novembre prossimo, il sito della massima federazione mondiale di atletica, World Athletics, ha dedicato a Holly Bradshaw, specialista britannica del salto con l’asta femminile, un ampio approfondimento in cui si evidenziano i grossi problemi da lei avuti a causa delle discriminazioni subite agli inizi della carriera per il suo fisico. Quel corpo, peraltro, ha aiutato la 29enne atleta nata a Preston in Inghilterra, a conquistare la medaglia olimpica di bronzo alle recenti Olimpiadi giapponesi oltre a farle detenere i record nazionali del suo paese, sia all’aperto con 4,90 che al coperto con 4,87, ma il suo non è stato un percorso agonistico facile perché, oltre alle normali difficoltà derivanti dai grandi sacrifici richiesti per la disciplina più spettacolare ma al tempo tempo stesso più rischiosa fra tutte quelle dell’atletica, ha dovuto spesso subire facili ironie per il suo aspetto esteriore.

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