Emma George capostipite del salto con l’asta femminile

La saltatrice australiana fu la prima grande interprete di una disciplina nata al femminile nei primi anni 90

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Il salto con l’asta femminile è una delle discipline più giovani dell’atletica, seconda solo ai 3000 siepi sempre riservati alle donne, con il primo record del mondo ufficialmente ratificato dalla massima federazione mondiale che fu della cinese Sun Caiyun, capace di salire sino a 4,05 il 21 maggio 1992 nel corso di un meeting a Nanchino in Cina.

Ci volle peraltro qualche anno perché la specialità, considerata sino agli inizi degli anni 90 molto pericolosa per le donne, decollasse e infatti il primato della cinese resistette al 18 maggio 1995 quando, in uno stesso evento a Taiyuan sempre in Cina, sia lei che la connazionale Zhong Guiqing lo portarono a 4,08 ma, questa volta, il nuovo limite ebbe una durata brevissima in quanto solo tre giorni dopo, il 21 maggio, Daniela Bartova saltatrice della Repubblica Ceca lo portò a 4,10 per poi migliorarlo in varie altre occasioni sino al 15 luglio quando salì sino a 4,17.

Ma ormai la nuova disciplina femminile stava definitivamente esplodendo e, dopo che la Bartova nelle settimane successive perse per qualche giorno il primato ai danni della tedesca Andrea Muller, per poi riprenderlo quasi subito e fissarlo alla fine di quella stagione all’aperto 1995 a 4.22, dalla fine di novembre di quell’anno esplose dall’altra parte del mondo l’era della prima grandissima rappresentante della specialità, l’australiana Emma George che, il 30 novembre a Melbourne, ottenne il primo dei suoi dodici record del mondo consecutivi con la misura di 4,25.

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