OGGI CON PRADELLI

Milan, tifosi già divisi: più colpe a Giampaolo o agli arbitri?  

Contro la Fiorentina non ci potranno essere alternative alla vittoria

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Le premesse scaturite dalla “pre season” del Milan non erano di certo le migliori. Con un allenatore nuovo, una dirigenza acerba, risultati altalenanti nelle amichevoli - figli, sì, di qualche bell’acuto in ICC ma poco altro - e nessun colpo di mercato in grado di scatenare seriamente l’entusiasmo dei tifosi, difficilmente ci si poteva aspettare un en plein come quello che vede l’Inter di Conte ancora a punteggio pieno. Ma, allo stesso modo, in pochi si sarebbero comunque aspettati un avvio così scalcagnato. Tre sconfitte in appena cinque gare, tre gol fatti (di cui due su rigore), cinque subiti e tanto, tanto lavoro in cantiere. Ebbene: siamo già al momento di additare, in pieno “italian style”, colpe precise e circoscritte? Forse. Ma occorre fare le dovute distinzioni nel sentimento che muove ad ora il tifo rossonero.

Ci sono coloro che, alla luce delle prime uscite stagionali, hanno già individuato gli anelli deboli a Milanello: chi l’allenatore, chi i giocatori. Accusa consueta di «non essere da Milan», di non avere le qualità essenziali per puntare alla Champions League, di non avere la fame che ha da sempre caratterizzato il blasone del club. Ma sarebbe ipocrita nascondere che, nella bilancia della colpevolezza, un peso rilevante lo ricopre lui: Marco Giampaolo. L’ex Samp è già nel mirino di buona parte della tifoseria. Preparazione atletica insufficiente, confusione generalizzata, giocatori fuori ruolo, nuovi acquisti centellinati nelle prime partite e si potrebbe andare avanti ancora per molto. Insomma, per questi tifosi, l’unica soluzione è (già) il cambio in panchina.

Dall’altra parte del guado, ci sono tifosi che - pur non salvando tout court l’operato di Giampaolo - offrono al nuovo corso attenuanti importanti. La principale, ci vuole poco a capirlo, risiede negli errori arbitrali che avrebbero caratterizzato almeno due delle cinque partite finora disputate in campionato. Errori che, secondo questa frangia di tifo, avrebbero avuto il loro peso in un esordio così delicato. Primo riferimento proprio all’esordio della Dacia Arena e al tocco di mano di Samir in Udinese-Milan, giudicato involontario dall’arbitro. C’è chi ha recriminato addirittura per il gol annullato a Kessie nel derby. A Torino l’apice, con il fallo su Calhanoglu prima del gol dei padroni di casa che ha cambiato la storia della partita. Può bastare questo a salvare un inizio di stagione molle? Per alcuni sì. E allora diciamo che stasera, con la Fiorentina, il Milan dovrà essere più forte di tutto. Non ci potranno essere recriminazioni di alcun genere. Perché non ci potranno essere alternative alla vittoria.

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