Milan, basta pessimismo: 4 partite per cambiare il proprio destino

"Non dovevamo arrivare a questo punto"

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Questa frase l'ho letta e sentita da chiunque e non posso dargli torto. Il Milan era al terzo posto con la possibilità di abbattere definitivamente l'Inter, non l'ha sfruttata e da li è stato un crollo verticale. Lo so io, lo sanno anche i tifosi, non ci dovevamo arrivare a questo punto ma ora ci siamo.  Quindi? Bisogna rinunciare a scendere in campo? Bisogna partire sconfitti?  Forse è solo ora di dire basta. Basta piangersi addosso. Basta giustificazioni, basta parole, basta trovare scuse, basta "finali". Basta facce scure, basta pessimismo cosmico e basta negatività.

La classifica impone a Gattuso e alla squadra di crederci, infondo son "solo" 3 punti. 3 maledettissimi punti dall'Atalanta che se la vedrà con la Lazio e che avrà una finale di Coppa Italia da giocare. Sono 3 punti già, ma bisogna darsi una svegliata, reagire e soprattutto bisogna crederci.

In primis il mister, via quella faccia da funerale, basta autoflagellazioni, stop. I tifosi hanno conosciuto un altro Gattuso e sono stufi di vederlo abbattuto e con lo sguardo basso, proprio lui che gli occhi non li ha abbassati davanti a niente e nessuno. Resettare la mente, riprendersi il gruppo, scegliere definitivamente i "suoi" e puntare alla rimonta Champions, prima dei saluti. E con lui deve reagire la squadra: basta proclami e parole e soprattutto basta social, è il momento di prendersi le proprie responsabilità, di ricordarsi che stanno rappresentando uno dei club più importanti al mondo, dentro e fuori dal campo. Eliminare la rassegnazione, via quegli occhi da cani bastonati, con la maglia del Milan bisogna sentirsi leoni, sempre.

Proprio ieri a dare man forte sono arrivati a Milanello Leonardo e Gazidis, l'allenamento è stato ad altissima intensità, le urla si sentivano sin fuori dalle porte del centro d'allenamento. Si parla dell'ennesimo cambio di modulo, potrebbero arrivare anche bocciature pesanti, ormai nessuno si aspetta un gioco spumeggiante, ma una squadra che voglia tornare a lottare per quell'obiettivo Champions che sta buttando via con le sue stesse mani. Non è più il momento di partiti e fazioni, ora che si metta tutto da parte, concentrandosi solo su questo mese, esclusivamente su queste 4 partite. I tifosi hanno dato tutto, è il momento di ripagarli. I punti e le partite si possono perdere, ma la faccia no.

A fine campionato si saprà il resto, la scelta dell'allenatore sarà la misura delle ambizioni del fondo Elliott. Il toto allenatore sta regalando la solita carrellata di nomi, più o meno credibili, noi possiamo dire che a sensazione sarà un italiano. E che la lista è ristretta a 2-3 nomi, e.. sì, tra questi c'è anche quello di Antonio Conte.  Chi vivrà, vedrà.