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Cuore tifoso Juventus: è più importante battere il Bayer Leverkusen che l’Inter!

01 Ott 2019 - 09:24

L’altra sera, nel corso di una trasmissione radiofonica di TMW Radio in cui ero ospite, mi è stato provocatoriamente chiesto in quale delle prossime due partite della Juventus punterei la vittoria se, messo alle strette, avessi solo una scelta a disposizione. Non ho avuto alcun dubbio in merito, decisamente il Bayer Leverkusen. Premesso che l’appassionante duello in vetta in campionato ha riportato interesse anche sulla Serie A dopo anni scontati e che non esiste tifoso juventino al mondo a cui non darebbe fastidio non vincere (o peggio ancora addirittura perdere) contro l’ex amato capitano e allenatore bianconero Antonio Conte, in questo momento la seconda partita del girone eliminatorio di Champions League risulta assolutamente più importante.

Dopo il positivo esordio in casa dell’Atletico Madrid (peccato per esser stati rimontati di due goal in quel modo al Wanda Metropolitano) adesso bisogna per forza trovare il primo successo stagionale europeo per evitare che il gruppo prenda una strana direzione, complicando in materia importante il percorso Champions della Vecchia Signora.
Il Leverkusen, nonostante la sconfitta all’esordio contro il Lokomotiv Mosca, è una squadra assai temibile (in Bundesliga si trova ad un solo punto di distanza dalla capolista Bayern Monaco) e ha in Havertz la sua stellina dal futuro già disegnato.
Sottovalutare l’importanza della gara di stasera sarebbe assolutamente autolesionistico.
E’ probabilmente la gara più decisiva del girone, quella che in un senso o nell’altro può indirizzare una stagione.
Con una vittoria, la squadra bianconera si porrebbe nella condizione di puntare al primo posto nel gruppo nella successiva doppia sfida contro il Lokomotiv.
Con un risultato diverso invece il percorso juventino si complicherebbe in maniera importante, costringendo la squadra di Sarri a cercare praticamente sei punti nelle successive due gare contro i russi.
Ci sarà tutto il tempo da domani per pensare anche alla sfida contro l’Inter in cui ripetiamo  è soprattutto la squadra di Conte ad aver tutto da perdere.
In tal senso, mi è piaciuta assai la risposta di Sarri in conferenza stampa, stuzzicato sull’argomento.
«Se sto pensando a un turnover adattato verso l'Inter? Se uno ha le idee chiare sul Bayer, non può pensare all'Inter. Domani (oggi ndr) sarà una partita difficilissima, loro sono forti, in Bundesliga sono a un punto dal Bayern e sono quelli che hanno il maggior possesso palla, hanno i migliori valori fisici: vuol dire che sarà una partita di grande impegno per noi. I tedeschi mi hanno sorpreso per la facilità di palleggio, loro tengono palla per larghi tratti della partita. Ecco perché il livello di difficoltà è talmente elevato che pensare oltre sarebbe un errore clamoroso»
Aggiungere “ragionamento sacrosanto” a quanto espresso dal mister della Vecchia Signora è solo una pura formalità.
Una partita per volta, la prima delle quali ha un valore di classifica nettamente più importante e decisivo della seconda, per i motivi precedentemente espressi e non solo.
A prescindere dall’accesa rivalità, la sfida contro l’Inter arriva alla settima giornata e qualsiasi risultato uscirà fuori dal posticipo di San Siro ci saranno poi oltre 30 giornate (e più di 90 punti a disposizione) per cambiare il destino del campionato.
In Champions invece non ci sarà né tutto questo tempo né tutte queste opportunità future per rimediare.
E se l’Inter ha praticamente già metabolizzato l’idea di non qualificarsi agli ottavi di Champions League non riuscendo nemmeno a battere lo Slavia Praga in casa in un girone con Barcellona e Borussia Dortmund come altre antagoniste, per la Juventus un’ipotesi del genere sarebbe una débâcle assoluta.
Roba da far scomodare non solo le vedove di Allegri ma anche quelle di Ranieri e forse anche Delneri.
La qualificazione agli ottavi non è indispensabile solamente per questioni di bilancio. 
Arrivare sino in fondo in Champions è la mission che ha portato Cristiano Ronaldo in bianconero e che da ancora la forza a Buffon per andare avanti e non appendere guanti e scarpini al chiodo.
Tornare a vincere in Europa dopo quasi 25 anni è l’obiettivo numero della Juventus. 
Senza se e senza ma, non c’è Inter che tenga!
 

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