Compie 44 anni un fuoriclasse che amava picchiare gli avversari
Parlare di Dennis Wise significa parlare della colonna di un Chelsea pre-Abramovic che negli anni ’80 faceva da pendolare tra Premier e Championship, e che solo a metà degli anni ’90 – grazie soprattutto a due allenatori giocatori come Ruud Gullit e Gianluca Vialli – iniziò a mettere in bacheca trofei importanti come la Coppa delle Coppe del 1998.
Soprattutto, parlare di Dennis Wise è come raccontare la storia di uno di quei protagonisti dei film di Guy Ritchie come Lock and Stock o The Snatch anche perché effettivamente Dennis ha giocato con uno di quegli attori. Come per ogni protagonista dei film di Ritchie la vena della follia e quella della lucidità, così come il confine tra l’azione giusta e quella palesemente disastrosa, sono separate da una linea molto sottile. Sono personaggi umani che derivano il loro funambolismo mentale da un topos molto caro proprio alla letteratura britannica, vale a dire Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson.