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Il basket italiano tira solo a campare

Anche stavolta, la pallacanestro si riforma l'anno prossimo

28 Ago 2020 - 07:57

È stata ed è tutt’ora un’estate più che mai calda quella della pallacanestro italiana, non solo per le tipiche temperature della stagione, ma soprattutto per lo spettro del Covid-19 che lascia con il fiato sospeso in merito alla riapertura dei palas della penisola; fatto sta che si è atteso fino all’ultimo giorno disponibile per stabilire quali e quante squadre concorreranno in serie A nella stagione 2020-21.

Nel mese di luglio la Lega Basket Serie A ha scricchiolato e giocato con i numeri delle squadre da ammettere, 14, 16 o addirittura 18. Infatti, con gli annunciati ritiri di Cremona (alla fine smentito dai fatti) e Pistoia, oltre all’incertezza della situazione in casa Virtus Roma, la geografia della massima serie ha faticato a delinearsi, innescando un meccanismo a cascata che ha gettato dubbi anche nelle serie inferiori, cioè A2 e B. Nonostante ciò, si partirà con la regular season che comincerà il 27 settembre, dopo il prologo della Supercoppa di fine agosto, e terminerà il 5 maggio.

Alla fine saranno 30 partite di stagione regolare in virtù delle 16 squadre ai nastri di partenza, sfide tutte da vivere ma forse “difficili” da vedere. Nell’attuale situazione del basket italiano, essere riusciti a stabilire calendari e organici dei vari tornei appare un grande risultato, ma in realtà tutti questi sforzi rappresentano lo svolgimento del tipico compitino; tutt’altro che il varo di una grande manovra.

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