Australian Open, Seppi agli ottavi

Battaglia di quasi quattro ore con il gigante croato: l'azzurro la spunta 9-7 al quinto set

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Un grandissimo Andreas Seppi vola agli ottavi di finale degli Australian Open dopo un'autentica battaglia con il croato Ivo Karlovic. Partita durissima, caratterizzata dalla pioggia di ace di Karlovic, ben 52. Seppi l'ha spuntata dopo 3 ore 51 minuti al quinto set: 6-3 7-6 (4) 6-7 (3) 6-7 (5) 9-7 il punteggio finale. Agli ottavi affronterà il britannico Kyle Edmund: chi passerà ai quarti raggiungerà il proprio miglior risultato in uno Slam.

È la quarta volta che Andreas Seppi arriva agli ottavi agli Australian Open dopo quelli del 2013, 2015 e 2016. E ora c'è da sperare in qualcosa di più considerato che il prossimo avversario, il 23enne britannico Kyle Edmund (numero 43 Atp), con cui si misurerà domenica, non appare sulla carta un ostacolo insormontabile.

Il 33enne altoatesino, numero 76 del ranking mondiale, ha cominciato bene la stagione. È fresco vincitore nel challenger di Canberra, e a Melbourne ha cominciato nel modo migliore, battendo prima il francese Moutet e poi il giapponese Nishioka. Oggi si è ripetuto contro il 38enne croato Ivo Karlovic, un gigante di 2metri 11 cm, numero 89 del mondo, e soprattutto temibile per la sua battuta imprendibile.

Domani scenderà in campo Fabio Fognini contro il 36enne francese Julien Benneteau, numero 59 del ranking. Fra i due un solo precedente, nel 2010 a Wimbledon, a favore del francese.

Un match giocato nella Hisense Arena, uno dei tre campi principali, con un caldo infernale: oggi la colonnina di mercurio ha superato i 40 gradi. In queste condizioni Andrea Seppi ha conquistato gli ottavi di finale degli Australian Open contro un Karlovic mai domo: "Lui sembrava più stanco all'inizio che alla fine del match - racconta Andreas - all'inizio del terzo set ho pensato che si ritirasse. Poi quando è calato un po' il sole ha cominciato a servire molto meglio, soprattutto non cercava solo gli angoli ma tirava anche al centro. Ho perso terzo e quarto set ma sono rimasto lì a lottare. Sapevo di non potermi mai distrarre ai miei turni di battuta e che dovevo giocare un buon game alla risposta. Non era facile perché lui rischiava molto anche sulla seconda palla e si rischiava di andare all'infinito visto che che qui a Melbourne non c'è tie break nel set decisivo".

È sbarcato in Australia dalla sua nuova casa di Boulder, in Colorado, dove ha svolto la preparazione invernale cambiando radicalmente abitudini consolidate. Con lui, oltre allo storico coach Max Sartori, c'è la moglie Michela, scatenata in tribuna: "Mi incoraggiava e urlava di rispondere ogni tanto...", scherza Andreas. "La passata stagione avevo avuto problemi a fino anno - sottolinea - e c'è anche il problema dell'anca. Ogni sei mesi devo fare una iniezione e fermarmi per sei, sette settimane. Alla mia età è complicato poi riprendere il ritmo". Lo scorso anno a negargli i quarti fu Wawrinka, questa volta domenica di fronte ci sarà l'emergente Kyle Edmund, 23enne britannico nato a Johannesburg e numero 49 Atp. Un solo precedente a favore di Edmund nel 2016 ad Anversa (veloce indoor). "È un giocatore che quando è fermo spinge forte sulla palla - spiega Seppi - soprattutto di diritto. Dovrò farlo muovere, spostarlo il più possibile e provare ad essere aggressivo alla risposta senza lasciargli troppo campo".

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