La spagnola batte ancora i colleghi maschi in una gara caratterizzata da spaventose cadute
Ana Carrasco ha scritto un'altra pagina di storia del motociclismo. Dopo il successo dello scorso anno a Portimao, il primo di una donna in una gara a titolazione iridata contro i colleghi maschi, la spagnola si è ripetuta sul tecnico tracciato di Imola nella Supersport 300. E ora è in testa al Mondiale. Ma la corsa italiana è stata caratterizzata anche da una serie di cadute, la più spaventosa delle quali ha visto protagonista l'ucraino Kalinin, andato a sbattere contro il muretto a bordo pista.