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invasore falco: "sto bene, intervenuto infantino"

"Sono libero, sono stato trattato bene". Lo dice Mario Ferri, l'italiano

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"Sono libero, sono stato trattato bene". Lo dice Mario Ferri, l'italiano che ieri è stato protagonista di un'invasione di campo durante Portogallo-Uruguay con una bandiera arcobaleno e la scritta pace e messaggi di supporto all'Ucraina e alle donne ucraine, in un video sul suo profilo Instagram, da Doha. "Il Qatar è demonizzato, ma devo dire che sono stato trattato benissimo, nell'ora in cui sono rimasto alla stazione di polizia. Ed è anche venuto Infantino...". "Un addetto alla sicurezza mi ha chiesto come fossi entrato allo stadio, se avevo il biglietto, e qualche altra informazione", dice il 'Falco', come si autodefinisce Ferri, protagonista di gesti analoghi anche in altri Mondiali, e che ieri è entrato in campo "scavalcando il tetto della panchina portoghese". "Poi Infantino è arrivato, mi ha detto 'perché qui e non in Champions o in A? Così provochi, ora non so come aiutarti. Basta, tu rischi...'. Io - ha proseguito Ferri - mi sono scusato, e ho risposto che per me l'adrenalina e dare il messaggio di pace, pro iraniane e pro Ucraina era troppo importante". "A quel punto - ha concluso - lui mi ha risposto che forse aveva un'idea di come aiutarmi: le autorità del Qatar avevano chiesto consiglio alla Fifa su quale provvedimento prendere, e Infantino ha detto di lasciarmi andare: mi è stato imposto solo il divieto di assistere ad altre partite. Ma aspettate stasera, forse entriamo nella storia..."