Sul Centrale Zverev di fronte ha un gigante del tennis, ma Sascha non trema e inizia col piglio del campione e l'incoscienza dei Next Gen, spingendo dal fondo e insistendo da subito sul rovescio dello spagnolo. Sorpreso dall'aggressività del tedesco, Rafa ci impiega qualche scambio a prendere le misure, ma non si scompone. Nei primi due game si registrano break e controbreak, poi Nadal cambia marcia. Il maiorchino aumenta i giri del dritto e allunga, costringendo Sascha a forzare i colpi per aprirsi il campo e incantando a rete. Il 3-1 per Rafa arriva con un passante splendido di rovescio, il 4-1 invece dopo una volée sbagliata di Zverev. Aggrappato al servizio, il tedesco prova a restare in partita, ma Nadal è un muro e in modalità "hammer" non concede scampo, chiudendo il primo set sul 6-1.
Nel secondo set Zverev attacca a testa bassa e va all-in. Il tedesco le tira tutte, pulisce le righe e innesca il rovescio lungolinea, costringendo Nadal a difendersi e ad aumentare il numero dei gratuiti. Un cambio di passo che inverte completamente l'inerzia del match e si riflette sui numeri della partita. Più vicino alla riga di fondo e in controllo, Sascha tiene bene lo scambio e alterna accelerazioni e drop per sorprendere Rafa. Tattica perfetta, che gli consente di restituire a Rafa il 6-1, riportando il conto dei set in parità.
Il terzo set è un mix di tennis, pioggia e lotta di nervi. Sotto un cielo nerissimo, Rafa perde subito il servizio e Sascha si porta sul 2-0, continuando a sparare con sicurezza dal fondo. Uno strappo che Rafa prova a ricucire con l'esperienza. A secco di vincenti, lo spagnolo si affida al servizio e al rovescio lungolinea per accorciare le distanze e rimanere in partita. E ad aiutarlo ci si mette anche il meteo. Dopo un'interruzione di quasi un'ora per la pioggia, Rafa esce carico dagli spogliatoi e piazza subito il controbreak. Sul 3-3 si infiamma la partita. Rafa tiene il servizio e spinge, mettendola sulla battaglia. Il gioco di Zverev invece cala e il fenomeno Next Gen cade sotto i colpi di Nadal, che chiude il match e porta a casa gli Internazionali d'Italia per l'ottava volta in carriera. Rafa è sempre il "Re della terra". E Roma torna nelle sue mani.