PyeongChang 2018, Faivre rispedito a casa per "motivi disciplinari"

Mathieu allontanato dal team francese per aver detto che non gli interessava il risultato di squadra. Intanto la fidanzata Mikaela Shiffrin rinuncia alla discesa

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Pugno duro del team francese con Mathieu Faivre alle Olimpiadi di PyeongChang. Al termine del gigante lo sciatore transalpino aveva dichiarato di non essere interessato alla prestazione di squadra e così è stato fatto rientrare in patria per motivi disciplinari. Nonostante le scuse si Instagram, salterà il team event di sabato. Una decisione che potrebbe aver influito anche sulla scelta della fidanzata Mikaela Shiffrin di non partecipare alla libera di mercoledì.

Giunto settimo nel gigante, Faivre aveva provato a spiegare meglio le sue parole sui suoi profili social, cercando di scusarsi, ma i dirigenti francesi hanno deciso di non fare sconti all'atleta. "Il risultato complessivo della squadra? Se sapeste cosa me ne faccio, del risultato collettivo. Sono qui per me stesso, per fare la mia gara", aveva dichiarato Mathieu alla fine della gara, mandando su tutte le furie il team, che ha deciso di escluderlo dalla gara a squadre di sabato. Una presa di posizione netta, che in un certo senso potrebbe aver influito anche sulla rinuncia alla libera di Mikaela Shiffrin, fidanzata di Faivre. Già oro nel gigante e quarta nello speciale, la campionessa americana è apparsa molto nervosa dopo le prove e ha deciso di non prendere parte alla libera in programma mercoledì.

Bonjour Je voudrais revenir sur les propos que j'ai eu suite à ma course des Jeux Olympiques aujourd'hui à PyeongChang. Pour rappel, j'avais affirmé que la course d'équipe était le dernier des mes soucis à la question d'un journaliste me demandant mon ressenti suite à notre bon tir groupé français. Je voudrais donc juste vous écrire ce petit message pour faire mon mea-culpa si cela a pu choquer certaines personnes et vous expliquer le fond de ma pensée. Le ski est un sport individuel qui se pratique en équipe. Cependant, quand nous sommes dans le portillon de départ, seule notre course individuelle et notre propre performance a de l'importance. Alors oui, quand est venu le temps de donner mon ressenti sur ma course, quelques 10 minutes après avoir franchi la ligne d'arrivée, seule ma performance et mon échec étaient présents. Personne ne réagit de la même façon face à l'échec et je dois l'admettre, venant du sud, j'ai peut être tendance à avoir le sang chaud. Les mots ont donc dépassé ma pensée. Je n'ai voulu manquer de respect à personne, j'ai été extrêmement fier de représenter mon pays et je remercie toutes les personnes qui ont rendu cela possible. Bien à vous. Mathieu

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