Catalogo dei gol che hanno fatto storia

La rabona di Erik Lamela all’Arsenal ha smosso la memoria e la ricerca dei colpi genio che hanno gonfiato la rete. In ordine sparso, una manciata di gol che hanno segnato il proprio tempo

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Prodezze tecniche che raccontano anche altro. Colpi di genio che vanno oltre il calcio meccanico e intercambiabile di questi anni. Singole invenzioni che cercano di risvegliare coscienze, gol con implicito significato politico. La recente rabona di Erik Lamela all’Arsenal in Premier League ha smosso la ricerca di un significato nel gesto, di un senso nel gusto del diverso. Ecco la narrazione in ordine sparso di gol che per un motivo o per l’altro hanno segnato il proprio tempo.

Il prodigio di Van Basten all’Urss. Monaco di Baviera, sabato 25 giugno 1988. Olanda e Unione Sovietica si stanno giocando il Campionato Europeo. Il primo tempo si chiude sull’1-0 grazie a un gol di Ruud Gullit. Marco Van Basten è già un fuoriclasse acclarato ma ha vissuto una stagione travagliata al Milan. Caviglia out e mesi di stop. Rientra a fine stagione e segna i gol decisivi per lo scudetto 1987/88. Ma la tenuta fisica a lungo termine è ancora da verificare. Minuto 9 della ripresa, Van Tiggelen recupera palla nella propria tre quarti e lancia Muhren sulla sinistra. Da posizione defilata il centrocampista lancia di sinistro in diagonale Van Basten, che si trova in piena area ma in una posizione ibrida: passo di lato e appoggio al centro o conclusione in porta quasi dalla linea di fondo? La conclusione prende i giri perfetti con una traiettoria telecomandata a si spegne in rete alle spalle di Dasaev. Van Basten ha la maglia numero 12 ma non è il secondo portiere: è l’uomo in più. Per la serie: il talento batte anche la sofferenza fisica.

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