Non si fosse messo d’intralcio il Sars-Cov-2, campionato e Champions League ora sarebbero passate in giudicato e, nei giorni scorsi, avremmo verosimilmente scritto la narrativa, sviscerando la storia e le curiosità di un vincitore che, invece, ancora non esiste. Perché a Londra, lo scorso 12 luglio, se gli eventi non avessero preso un’altra piega, Wembley ci avrebbe regalato una nazionale campione d’Europa. E, allo stesso modo ma in senso opposto, staremmo celebrando processi alle delusioni, riscrivendo il presente delle sorprese e guardando alla Nations League che ci dovrebbe condurre a tornare a disputare il Mondiale.
Niente di tutto questo: il primo Europeo paneuropeo della storia è stato fra i primi eventi calcistici a saltare un giro e così, con il calcio tornato ad invadere le tv – ma senza i tifosi ad invadere gli stadi – e, al massimo, ecco comparire i ricordi; Italia 90, a Italia-Germania 4-3, al titolo del 2006 che male non fa. Passato, memoria.
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