MOTOGP

Stagione già in salita per Valentino: "non siamo abbastanza veloci, cambiamo strada per il prossimo test"

Il nove volte iridato fatica nella prima sessione di test precampionato in sella alla Yamha Petronas SRT, obiettivo risalita nella seconda tornata di prove.

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Quattordicesimo nella classifica del primo giorno di test, ventesimo nel secondo: partenza... falsa per Valentino Rossi, o meglio avvio non particolarmente brillante al primo "semaforo" del 2021 ed invece "sgradevolmente" in linea con l'andamento sottotono della scorsa stagione, chiusa alla quindicesima casella della classifica generale. Caccia aperta ora alla indispensabile discontinuità nel secondo test precampionato, per fortuna già dietro l'angolo.

"Di sicuro la posizione di classifica non  è fantastica e non lo sono i miei tempi sul giro ma non mi sento a mio agio con la moto. Inoltre ho avuto qualche problema e non sono riuscito a tentare il time attack. Non sono abbastanza veloce. Soffriamo specialmente in accelerazione, perché non ho molto grip al posteriore. Abbiamo provato entrambi i telai ma alla fine dei due giorni la mia sensazione è che quello nuovo è molto simile a quello della moto factory dell'anno scorso più che a quello del 2019: un po' una via di mezzo. Ma in sella mi sembra molto, molto simile alla 2020. Ora si tratta di studiare tutti i dati insieme al team e provare a prendere una strada diversa nel prossimo test". 

Cinquantaquattro giri al sabato, cinquanta alla domenica: il Dottore non si è risparmiato nei primi due giorni di test della stagione che scatta "competitivamente" tra ormai meno di due settimane con il GP del Qatar. La classifica dei tempi non ha però restituito riscontri confortanti al lavoro messo sull'asfalto a Losail, dove il nove volte iridato non è riuscito a tenere il passo del suo nuovo compagno di colori Franco Morbidelli, settimo e quarto nelle due giornate. Dalle parole di Valentino emerge qualche affanno nell'adattamento alla nuova realtà. Il dato positivo viene dalla possibilità di tornare in sella, di poterlo fare praticamente subito e per tre giorni filati. Quello più preoccupante sta nella necessità di dover già esplorare nuove strade, diverse da quelle seguite nel weekend. Potrà tornare utile, da questo punto di vista, anche il contributo del neocollaudatore Cal Crutchlow.

"Ho girato per due o tre giri insieme a Cal ad inizio sessione ma non di proposito. Ho parlato con lui ed anche con Silvano Galbusera che è il suo capomeccanico e ne ho ricavato molte indicazioni interessanti. Credo che Cal sia veloce, quindi bene ed ha idee interessanti perché ha guidato la Honda per molto tempo e ci potrà dare una mano".

Prima di tornare a concentrarsi sul lavoro che lo aspetta, Valentino spende parole incoraggianti per il fratello Luca Marini, 24esimo e 18esimo nelle due giornate ed alla fine capace - al suo debutto in MotoGP - di mettere a segno (alla domenica) una best performance di appena 21 millesimi superiore alla sua, fissata invece nella prima giornata.

"Gli ho parlato: era contento ed il suo passo non è poi così male. Guida già piuttosto bene e si è migliorato dal primo al secondo giorno, il che è positivo".

La prima sensazione - che è poi anche una suggestione - è che li vedremo spesso a diretto confronto  e quindi a stretto contatto nei GP del Mondiale, anche se l'eventualità è accattivante solo per il debuttante Luca.

 

 

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