Ha sbagliato. Cadendo in una trappola di nervi e psicologia, così simile a quelle che ha teso ai suoi rivali in carriera. Ha sbagliato a non realizzare che la strategia di accendere Marquez il giovedì, avrebbe reso Marquez una furia e non un agnellino la domenica in pista. Ed essendo Marc così simile, nell'odio agonistico, a Rossi, Valentino avrebbe dovuto subdorare che la strategia gli si sarebbe ritorta contro.
Al di là di quella gamba sinistra che si apre, ha sbagliato nel gesto di rallentare, quasi fermarsi, per rimprovare il bambino, perché dalla presunta ragione è scivolato nella presunzione di poter fare qualunque cosa. Anche sostituirsi a chi di mestiere arbitra, controlla e redarguisce. Solo uno poteva sconfiggere Rossi ed è Rossi stesso. Tutt'altro che innocente (anzi) ma mefistofelico, Marquez nel riuscir a far battere Rossi da Rossi. Trascinandolo nell'ira, come (con le dovute differenze) nella scena finale di Seven...
Rossi battuto da... Rossi
Valentino ha sbagliato strategia e acceso un rivale capace come lui di mostrare "odio agonistico"
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