MotoGP, la Ducati torna al trionfo

Storica doppietta con Dovizioso, anche Lorenzo sul podio

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Nel GP d'Austria la Ducati riesce a interrompere un digiuno di vittorie che durava da sei anni. Andrea Iannone regala il successo alla scuderia italiana e si regala la prima vittoria in MotoGP. Giornata tutta in rosso grazie anche al secondo posto di Andrea Dovizioso che chiude subito dietro il compagno di squadra. Staccate di circa 3 secondi le due Yamaha, con Jorge Lorenzo che vince il duello con Valentino Rossi. Marquez in difficoltà chiude quinto (+11").

Stavolta non c'è stato bluff, non ci sono stati proclami smentiti o attese deluse. La Ducati a inizio Gran Premio era data come grande favorita su questo circuito, velocissimo condito con poche curve, e alla fine è riuscita a piazzare entrambe le moto davanti a tutti. Le Yamaha ci hanno provato, ma la superiorità rossa è venuta fuori alla distanza, nell'ultimo terzo di gara le M1 hanno dovuto cedere al ritmo delle rosse. L'altra notizia positiva per la casa di Borgo Panigale è che il calo delle gomme, che spesso ha condizionato le prestazioni delle Ducati, questa volta non c'è stato. Il miglior giro l'ha siglato Iannone a quattro tornate dal termine.

Il numero 29, che lascerà la scuderia italiana a fine anno, ha mostrato di essere qui il pilota forte al Red Bull Ring mettendo a segno pole, giro veloce e vittoria finale. Sotto lo sguardo affettuoso di Belen Rodriguez, il pilota abruzzese ha mostrato che quando è concentrato può ottenere grandi risultati perché la velocità certo non gli manca. Dovizioso ha passato in testa la parte centrale di gara, è rimasto attaccato al compagno fino alla fine, ma si è dovuto arrendere. L'altra notizia di giornata è la resurrezione di Jorge Lorenzo, dopo tre weekend in cui aveva raccolto sette miseri punti. Lo spagnolo può sorridere per due motivi, da un lato ha visto la sua futura moto andare davvero veloce, dall'altra è riuscito un po' a sorpresa a battere il suo compagno Rossi, più veloce di lui sia venerdì che sabato.

Valentino era consapevole che le Ducati ne avevano di più, ma finire dietro Lorenzo è una mezza sconfitta. Il pesarese commette un paio di lunghi nei primi giri permettendo a Lorenzo di stargli davanti. Da lì in poi il Dottore non perderà mai terreno da Jorge ma non avrà mai abbastanza forza per tentare un attacco. Il campionato respirà un po' grazie al quinto posto (con distacco) di Marquez, rimasto attaccato ai primi solo per 12 giri. Lo spagnolo ha però dalla sua diverse scusanti: aver saltato tutte le libere 3, la botta alla spalla e una moto che si conferma inferiore alle Yamaha. Per questo soprende ancora di più vedere il suo distacco dagli inseguitori. Lorenzo guadagna cinque punti e ora è a -43, mentre Valentino ne rosicchia solo due (-57).

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