MotoGP, Petrucci re del venerdì

Vinales-Dovizioso inseguono da vicino, Marquez scivola ed è 5°

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È Danilo Petrucci il pilota più veloce nel venerdì di prove libere del GP di San Marino. Il ternano della Ducati Pramac chiude la FP2 in 1'33''231, tenendosi alle spalle la Yamaha di Vinales (dietro di appena 5 millesimi) e la Ducati ufficiale di Dovizioso (+ 0''063). Quarto e quinto tempo per le Honda di Pedrosa (+ 0''115) e Marquez (+ 0''244), con quest'ultimo che è stato protagonista di una caduta e che ha poi rinunciato all'attacco al tempo.

Più forte della febbre e del raffreddore che lo hanno colpito nella giornata di giovedì, Petrucci centra il miglior crono assoluto e conferma l'alta competitività della Desmosedici sul tracciato romagnolo. Gli altri big, in ogni caso, sono tutti lì: Vinales torna a spingere dopo una mattinata poco brillante e si ritrova col secondo tempo praticamente incollato a Danilo, mentre il leader del mondiale Andrea Dovizioso accusa meno di sei centesimi dallo spagnolo della Yamaha. 

Scendendo fino alla decima posizione (in cui spunta un sorprendente Tito Rabat), i piloti sono racchiusi in poco più di mezzo secondo: gli ufficiali Honda stampano il 4° e 5° crono, seguiti a ruota da Crutchlow, dalla wild card Pirro con la terza Ducati ufficiale, da Jorge Lorenzo e da un ottimo Andrea Iannone.

Da sottolineare, tuttavia, che mentre tutti hanno ottenuto il loro miglior tempo nel finale di sessione, montando le gomme per il time attack, l'1'33''475 di Marquez è venuto fuori a metà del turno, con lo spagnolo che è poi scivolato e ha preferito risparmiare le gomme, tenendo in canna il potenziale colpo del ko. L'impressione è che il campione del mondo in carica abbia nel polso il tempo da pole position.

Inaspettatamente fuori dalla top 10 le due Yamaha Tech 3 di Zarco (12°) e Folger (17°), che però dovrebbero poter sfruttare una FP3 asciutta per tentare l'accesso diretto in Q2.

Al termine della sessione tutti i piloti hanno testato la nuova procedura del flag to flag (quella "a lisca di pesce" già provata a Silverstone) e non tutto è filato liscissimo al momento del cambio moto, complice una pit lane decisamente più stretta rispetto a quella britannica. Le previsioni del tempo per la gara non sono buone e visto l'alto rischio di pioggia anche questi dettagli potrebbero fare la differenza.

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