"Mai fatto cadere apposta rivale"

Lo spagnolo: "Con Valentino c'è stato un contatto dovuto alla pista bagnata. Senza pioggia non sarebbe successo"

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"Quello che dice Rossi non mi preoccupa per niente. Non mi è mai successo di far cadere apposta un rivale". Marc Marquez si difende così di fronte alle pesanti accuse di Valentino Rossi, che lo ha duramente attaccato dopo l'incidente a tre giri dalla fine del GP d'Argentina. "Io sono onesto, il mio non è stato un errore intenzionale - ha proseguito lo spagnolo - C'è stato un contatto dovuto alla pista bagnata. Senza la pioggia non sarebbe accaduto".

"C'era lo spazio per passare ma la mia ruota si è bloccata sull'asfalto bagnato - ha proseguito il campione del mondo in carica di MotoGP per spiegare l'accaduto - Stavo per cadere e c'è stato il contatto. E' successo anche a Zarco con Pedrosa e Espargaro con Petrucci. Sono andato alla Direzione Gara per chiedere informazioni, ma mi hanno lasciato fuori. Non ci ho capito niente. Non dirò nulla su Rossi, è qui da 25 anni e spero che la gente se lo ricordi".

Su quanto accaduto in griglia di partenza: "Alla fine e' stata una domenica difficile, ho avuto il problema in partenza, quando mi si è spento il motore e ancora dobbiamo capire il perché. Ho ripreso la moto ed è lì che è successo il casino. Ho chiesto agli ufficiali di gara cosa dovevo fare con la moto accesa, se potevo rimanere sulla griglia o no. Il primo non sapeva cosa rispondermi, un altro è andato via. Io ho capito che sarei potuto rimanere sulla griglia. Il ride through? Non ho capito perché, mi è sembrato esagerato".

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