MotoGP, Marquez show nelle libere 2

Rossi solo settimo, preceduto anche da Lorenzo. Iannone terzo con la migliore Ducati

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Un Marc Marquez stratosferico fa sua anche la seconda sessione di prove libere della MotoGP al Sachsenring. In Germania lo spagnolo migliora il suo tempo della mattina, fermando il cronometro sull'1'21"621. A sorpresa, alle sue spalle chiudono Smith con la Yamaha e Iannone con la Ducati, staccati rispettivamente di uno e due decimi. Lorenzo è quarto, Pedrosa quinto, mentre Rossi non va oltre la settima piazza a mezzo secondo. Decimo Dovizioso.

Insomma, il venerdì tedesco deve far preoccupare gli avversari del campione del mondo, che è partito a razzo. Il problema è che Marquez ha mostrato un passo gara inavvicinabile per tutti, martellando con costanza sul ritmo dell'1'21" alto. Ad inseguirlo c'è sì una Yamaha, ma a sorpresa è quella di Bradley Smith, sempre più convincente costante quest'anno. Le M1 ufficiali di Lorenzo e Rossi, invece, sono un po' più giù, con lo spagnolo che ha fatto un passo avanti e il pesarese due indietro, non riuscendo a migliorare il suo crono delle libere 1 (unico con Redding tra i top 10). Non c'è da preoccuparsi, anche se è vero che il distacco, soprattutto quello di Valentino, è un po' troppo importante per stare tranquilli per la gara. Sta decisamente peggio la Ducati e non deve ingannare la posizione di Andrea Iannone, che ha utilizzato la gomma morbida per fare il suo tempo. Altrimenti le Desmosedici sarebbero state più lontane nonostante la buona volontà di Hernandez. Quanto a Dovizioso, si è almeno assicurato un posto tra i primi dieci, importante soprattutto se sabato mattina dovesse piovere nelle libere 3. Attenti anche a Dani Pedrosa, che qui è sempre andato forte, come pure la Honda, come conferma l'ottava piazza di Scott Redding, tornato a farsi vedere nelle posizioni che contano. Discreta la Suzuki, sesta con Aleix Espargaro. Un po' indietro Danilo Petrucci, 15°, mentre l'Aprilia si conferma in 18.a posizione con Alvaro Bautista ed è 24.a con il sostituto di Melandri, Michael Laverty, finito a terra e alle spalle anche dell'Art di Alex de Angelis. Ultimo, ma con un distacco accettabile, Claudio Corti, tornato in sella sulla Yamaha-Forward di Bradl dopo qualche mese di vacanza forzata.

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