MotoGP, le pagelle del Mugello: Lorenzo è perfetto

Per Rossi è un piccolo trionfo, Marquez e Pedrosa sono un disastro

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JORGE LORENZO – VOTO 9,5
Trionfa a modo suo dopo la rottura con la Ducati. Una gara perfetta con 23 giri fotocopia a un ritmo insostenibile per la concorrenza. Ma la domenica di festa ha un retrogusto amaro, sottolineato dalle dichiarazioni nel dopo gara. Più che un sassolino JR99 si è tolto una macigno dalla scarpa.

ANDREA DOVIZIOSO – VOTO 8
Con il vicino di casa scatenato ha raccolto il miglior risultato possibile, gestendo nel finale il crollo delle prestazioni e salvando la piazza due. Bene ma non benissimo vista la lezione subita al Mugello.

VALENTINO ROSSI – VOTO 8,5
Consapevole di non essere attrezzato per vincere, nonostante la pole mostruosa del sabato, Valentino si batte e si sbatte con agilità per rivedere la marea gialla da lassù. Petrucci, Iannone e Rins cercano di interferire con i suoi piani, ma Rossi riesce sempre a smarcarsi dalle marcature asfissianti. Oggi si gode il secondo posto nel mondiale che a 39 anni e spiccioli rappresenta già un trionfo.

MARC MARQUEZ – VOTO 4
Si stende al giro 5 perdendo l'anteriore della sua Honda. Così anziché dare ulteriore sostanza alla sua fuga, al Mugello riconsegna alla concorrenza le chiavi per riaprire la porta del mondiale.

DANI PEDROSA – VOTO 3
Inesistente in prova, un disastro in gara. Così la corazzata Honda si ritrova con un solo pilota vero, Marquez, contando solo sull'aiuto esterno di Cal Crutchlow (voto 7), il migliore con la moto del team di Cecchinello.

MAVERICK VINALES – VOTO 5
Ottavo, distante una vita da Rossi, al Mugello sottolinea ancora il suo stato di confusione nell'approccio con una moto, la Yamaha, che ha brillato solo con il più vecchio dei suoi piloti, visto che pure Zarco (voto 4,5), si è spento all'improvviso.

ANDREA IANNONE – VOTO 8
Mette in pista una gara solida, stuzzica Rossi a più riprese e si difende bene dalla rimonta del compagno di squadra. Peccato che il suo rapporto con la Suzuki sia già ai titoli di coda.

DANILO PETRUCCI – VOTO 7
Si salva dall'entrata killer di Marquez a inizio gara, poi cerca disperatamente un posto sul podio. Il suo progetto funziona per 17 giri, poi il crollo nel finale e una piazza 7 che ha il sapore della delusione.

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