MotoGP, dominio Ducati in FP1

Quarto crono per Marquez, male le Yamaha di Vinales e Rossi (10° e 11°)

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Andrea Dovizioso riparte forte dopo il trionfo di Brno e stampa il miglior tempo nella prima sessione di libere del GP d'Austria. Il forlivese della Ducati ha centrato un super 1'23''830, tenendosi dietro le altre due Desmosedici GP18 di Lorenzo (+ 0''215) e Petrucci (+ 0''490). Alle spalle delle incontenibili Rosse si è piazzato Marquez (+ 0''581), mentre hanno chiuso lontanissime le Yamaha di Vinales e Rossi, 10° e 11° a oltre un secondo.

Le Ducati non perdono tempo e provano subito a mettere le cose in chiaro, su un circuito che da quando è entrato nel calendario del motomondiale si è tinto sempre di rosso. Dovizioso, fresco del successo in Repubblica Ceca, è sembrato particolarmente carico fin dai primi minuti e in un crescendo di prestazioni è arrivato a stampare un tempo già spaventosamente vicino a quello della pole di Marquez del 2017, ottenendolo per altro con gomma media. 

Il leader del mondiale si è dovuto accontentare della quarta piazza alle spalle delle altre due GP18 di Lorenzo e Petrucci, ma come d'abitudine ha preferito lavorare principalmente in ottica gara, centrando il tempo "di sicurezza" dopo appena 6 giri e poi concentrandosi sul passo. È apparso chiaro che la pattuglia di Borgo Panigale dovrà fare i conti prima di tutto con lui tanto in qualifica quanto in gara.

Buon 5° tempo anche per la Suzuki di Iannone (+ 0''606), che si è tenuto dietro per pochi millesimi le altre due Honda di Pedrosa e Crutchlow. Nella top 10, con l'8° e il 9° tempo, anche la Ducati Avintia di Rabat e la Yamaha Tech 3 di Zarco.

Mattinata complicata invece per le M1 ufficiali: sia Vinales sia Rossi hanno accusato problemi tecnici in avvio (guasto a un sensore elettronico per lo spagnolo, rottura della corona per il pesarese) e anche con le moto "a posto" hanno girato su ritmi tutt'altro che eccezionali: + 1''005 alla fine per Maverick, + 1''054 per Vale. Il Dottore, per altro, è rimasto fuori dalla top 10 e con la pioggia che incombe potrebbe non avere più possibilità di centrare l'accesso diretto al Q2.

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