Una gara folle, una mazzata sul mondiale. Si può riassumere così la mattinata di Moto3 a Le Mans, che regala a Joan Mir la terza gioia del 2017 dopo la doppietta Qatar-Argentina. Lo spagnolo del team Leopard non deve far altro che gestire dopo le clamorose (e piuttosto ingenue) cadute di Jorge Martin prima e Romano Fenati poi, i due piloti che lo seguivano da vicino in classifica. L'arrivo in solitaria al traguardo sancisce il primo allungo stagionale: il marchigiano è ora a -34, il connazionale addirittura a -40, superato anche da Canet (secondo alla bandiera a scacchi).

L'Italia può sorridere con il secondo podio (dopo quello di Austin) di Fabio Di Giannantonio, che nel finale prima finisce lungo e sembra dover abbandonare le speranze, poi approfitta della caduta di Binder per rimettersi nella top 3. Tutti, naturalmente, hanno corso condizionati dal clamoroso spavento iniziale, quando l'incidente di massa causato da un riversamento di olio sull'asfalto aveva costretto la direzione gara a sventolare le bandiere rosse.

Eroico Nicolò Bulega, che nonostante il brutto colpo subito in quell'occasione riesce a portare a termine la sua gara, chiudendo diciassettesimo. Sesto Enea Bastianini, ottavo Andrea Migno, 14°-15° Dalla Porta (duramente coinvolto nella caduta del giro 1) e Bezzecchi. Diciottesimo Pagliani e ventiduesimo Arbolino, del team Sic 58.