Lorenzo-Rossi, fratelli coltelli

Ormai il rapporto tra compagni di squadra è devastato. Ma le colpe sono anche di chi doveva gestirli

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Sul fronte della guerra totale tra compagni di squadra esiste un precedente clamoroso. Budapest, 4 agosto 2007. Agli sgoccioli delle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria Fernando Alonso blocca deliberatamente ai box Lewis Hamilton. Pochi secondi che non permettono comunque al pilota inglese di lanciarsi per l'ultimo tentativo di giro veloce. Hamilton esplode con la squadra e alla fine convince la McLaren a chiedere la penalizzazione di Alonso

La direzione di gara accoglie il reclamo, retrocedendo Nando di 5 posizioni sulla griglia di partenza. Una situazione paradossale, con la McLaren che chiese di punire un proprio pilota su richiesta del compagno di squadra, ma comunque tutto fu deciso gestito direttamente dalla squadra.

Oggi la Yamaha si trova ad affrontare uno scenario che le è completamente sfuggito di mano. Dopo aver perso il controllo dei piloti sul fronte della comunicazione, Yamaha scopre che Lorenzo aveva contattato il TAS senza informare il team, cosa che invece aveva fatto Valentino Rossi prima di presentare il suo ricorso a Losanna.

Ovviamente l'offerta di Lorenzo non prevedeva l'alleggerimento della posizione di Rossi, anzi. Insomma, se abbiamo definito paradossale quanto accaduto in Ungheria 8 anni fa, la situazione odierna in casa Yamaha è a dir poco imbarazzante. Ci si preparava alla festa dopo un dominio che dura da inizio stagione e oggi, alla vigilia dell'ultimo atto, è meglio stare attenti alle coltellate nella schiena. Se il clima è diventato così invivibile, la responsabilità è anche di chi non ha saputo gestire un momento così delicato, rovinando sequenze di un trionfo annunciato.

Domani Rossi e Lorenzo si incontreranno con la squadra e insieme ai dirigenti della Yamaha andranno alla riunione con FIM e DORNA. Non è difficile immaginare il livello di tensione della coppia che si gioca il titolo all'ultimo spettacolo.

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