VALENTINO ROSSI – VOTO 4
A 36 anni e alla ventesima stagione nel mondiale una reazione come la sua è ingiustificabile. Un gesto plateale che scalfisce l'immagine del più grande pilota del motociclismo moderno. A quattro giorni di distanza Valentino ha pagato per l'atto di accusa nei confronti di Marquez.
MARC MARQUEZ – VOTO 5
Ha dato l'impressione di correre con un solo obiettivo: farla pagare a Rossi. Lo ha rallentato senza infrangere il regolamento, d'accordo, ma da un campione ci si attende un altro spessore. Invece Marquez ha interpretato alla lettera la provocazione di Rossi, senza pensare a correre la sua di gara.
DANI PEDROSA – VOTO 10
Dopo la pole conquistata in scioltezza conferma lo smalto anche dentro una gara che, purtroppo per lui, ha altri protagonisti. Scappa subito e rimane là davanti senza troppi pensieri, segno che quando la condizione fisica lo assiste Dani è ancora un osso duro per tutti.
JORGE LORENZO – VOTO 8
Parte male ma recupera in fretta, passando Rossi dopo una manciata di chilometri. A fine gara invoca una punizione esemplare per Valentino, dimenticando che il datore di lavoro è lo stesso, nel senso della Yamaha. Il ricordo va al mondiale di Formula 1 del 2007, quando dopo le qualifiche di Budapest Hamilton chiese di penalizzare Fernando Alonso. Allora la squadra lo accontentò. Comunque vada a finire si prevedono tempi duri per la Yamaha nella gestione di una coppia che è nuovamente esplosa.
DIREZIONE GARA – VOTO 4
Passi per la delicatezza del momento, ma restano ingiustificabili i tempi biblici nella decisione, a fronte di immagini chiare offerte da ogni angolazione.
DANILO PETRUCCI – VOTO 7,5
Salva la Ducati da una domenica da incubo e questo basta a giustificare il voto in pagella.
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