La commedia degli equivoci e l'ossessione di Marc

L'inedita mansuetudine di Marquez dentro un GP in salsa spagnola

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Il giorno dopo i 21 sorpassi trasuda di rancori e polemiche. Nell'aria e nei titoli i tuoni firmati Rossi: "Triste che Marquez si riduca a fare il guardaspalle di Lorenzo. Uno che è disposto a non vincere pur di fare un dispetto, può arrivare a tutto”. E' di oggi la replica Honda che con il vicepresidente Nakamoto dichiara: “Non possiamo accettare queste pesanti accuse, a sostegno delle quali non ci sono prove”. Nakamoto non avrà guardato con attenzione il “pari tra due squadre di C2 a fine anno", per usare le parole di Valentino.

Quel Marquez improvvisamente mansueto in coda a un Lorenzo che arriva a ringraziare per il rispetto spagnolo dei colleghi Honda, come nella peggiore commedia degli equivoci. E' un odio tutt'altro che agonistico, quello che rende una paresi il sorriso fisso di Marquez, che è poi la faccia del futuro della MotoGP.

“Un clima che non abbiamo creato noi”, continuano a ripetere in Honda. "Do sempre il massimo" è invece lo slogan di autoconvincimento firmato Marquez. Del resto l'ossessione è un fenomeno patologico insopprimibile. E chissà se Marquez sarà stato dispiaciuto o contento che la sua ossessione, Valentino, non si sia presentata ieri sera alla cerimonia di premiazione che chiude la stagione.

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