MotoGP, dominio Ducati nei test

L'umbro fissa il nuovo record del circuito, alle sue spalle Bagnaia, Miller e Dovizioso (con una innovativa, nuova carena)

  • A
  • A
  • A

Dominio Ducati nell'ultima giornata di test di MotoGP a Sepang. Il tempo più veloce è infatti di Danilo Petrucci, che straccia ogni record del circuito malese con uno strepitoso 1:58.239. Alle sue spalle ci sono Pecco Bagnaia, Jack Miller e Andrea Dovizioso, tutti a bordo di una moto di Borgo Panigale. Valentino Rossi lavora sull'assetto e il long run della sua Yamaha e chiude 10°. Un dolorante Marc Marquez è solo 11°.

Questa Ducati fa paura. Forse è questa la sintesi migliore di quanto visto nel terzo e ultimo giorno di test della MotoGP a Sepang, con ben quattro moto prodotte a Borgo Panigale a occupare i primi posti della graduatoria finale. A impressionare è innanzitutto Danilo Petrucci, che stampa un 1:58.239 più veloce di ben sei decimi rispetto al miglior tempo ottenuto un anno fa (all'epoca fatto segnare da Jorge Lorenzo, sempre su Ducati). Le impressioni della Ducati sono però ottime a livello complessivo, dato che a seguire l'umbro ci sono i due centauri del Team Pramac: uno straordinario Pecco Bagnaia secondo a +0.063 e l'australiano Jack Miller a +0.299. A chiudere il quartetto c'è Andrea Dovizioso, forse con la Desmosedici più interessante del lotto: il forlivese monta infatti una carena di ultimissima concezione, con il muso della GP19 che ricorda una sorta di triplano. Il vicecampione del mondo chiude a +0.299, mentre manca il raffronto cronometrico di Petrucci con questo tipo di assetto: quando il ternano prova l'ultima versione della Ducati, infatti, rimane vittima di una caduta (fortunatamente senza conseguenze di alcun tipo).

Primo degli "altri" è Maverick Vinales, in sella di una Yamaha che conferma le buone sensazioni di questi giorni di lavoro. Per lui il ritardo è di +0.405, a circa mezzo secondo da Valentino Rossi, che solo nel mattino tenta il time attack, concentrandosi nel pomeriggio su diverse prove di assetto e sui long run per trovare costanza sulla sua M1. Il Dottore alla fine chiude 10° a +0.916. Giornata complessa per Marc Marquez, sempre dolorante alla spalla e autore di soli 40 giri in mattinata, di cui il più veloce è il quarto: un 1:59.170 che lo colloca all'undicesimo posto nella classifica generale. Nemmeno in pista, invece, Andrea Iannone: il centauro dell'Aprilia, sempre alle prese con la fastidiosa infezione con cui sta litigando da tempo, è stato sostituito in pista da Bradley Smith.

"E' una grandissima soddisfazione chiudere lì davanti, sono contento del lavoro fatto, abbiamo provato tante cose. Peccato essere caduto mentre provavo la nuova carena. Il long run in tandem con Dovizioso nel secondo giorno mi ha aiutato molto, ne ho tratto vantaggio. Nel time attack ho fatto un giro molto buono. Devo migliorare nella gestione delle gomme, ho ancora dei piccoli difetti, ho capito che la chiave è andare forte senza consumarle. Stare davanti a Dovizioso crea problemi? Direi di no, anche perché non mi aspetto che Andrea rimanga dietro di me nei weekend di gara, tutto potrebbe ristabilirsi. Riuscire a essere veloce come Dovizioso, anche quando fa caldissimo, è una grande risposta per me".

"Sono molto soddisfatto del bilancio di questi tre giorni. Oggi era importante tornare a spingere al limite, perché quest'anno abbiamo solo due test a disposizione prima di iniziare il campionato, ed abbiamo siglato un buon crono sul giro singolo, dopo essere riusciti ieri ad essere molto costanti anche nel long run. Le quattro Ducati sono un'ulteriore conferma che la nostra base è buona. Abbiamo utilizzato anche la nuova carena, ed è stata una prova positiva. È presto per trarre conclusioni e ci resta ancora un po' di lavoro da fare, ma sono contento dei riscontri raccolti qui ed ora continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente".

"Sono contento a metà, perché alcune cose hanno funzionato bene e abbiamo migliorato le nostre prestazioni. Altre, dalle quali ci aspettavamo molto, purtroppo non ci hanno portato cio' di cui abbiamo bisogno. Per me è positivo, perché è il primo test e abbiamo migliorato alcuni aspetti, ma abbiamo molto lavoro da fare. Il divario è abbastanza grande, quindi abbiamo bisogno di tempo. Sono contento dell'atmosfera e soprattutto delle idee all'interno del box, sembra che Yamaha sia molto concentrata sul miglioramento, questo è importante".

"Sono stati test un po' strani, perché non abbiamo lavorato sul set-up della moto, ma solo sulle novità importanti che Honda ha portato qui. Oggi mi sentivo molto bene sulla moto. Ancora non posso guidare come voglio, ma sia il ritmo che il passo erano buoni. Quindi sono contento. Spero di recuperare per arrivare in Qatar pronto ad affrontare un test normale".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti