PAGELLE DA MOTEGI

Bagnaia, ghiaccio bollente a Motegi. Marquez e il ritorno... della forza

Tra i candidati a titolo solo il campione in carica strappa la sufficienza nella sedicesima tappa del Mondiale

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 FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 5 Si scotta con il sacro fuoco che lo porta "inevitabilmente" ad attaccare Quartararo all'ultimo giro. Il piano (ben congegnato) era quello di strappare qualche altro punto al Diablo, coronando con il sorpasso al campione in carica (e magari a Vinales, appena più in là) un forcing finale con il quale Pecco stava cercando di porre rimedio ad una performance largamente sottotono, soprattutto nel confronto con quella vincente del compagno di squadra. A fine gara Bagnaia non cerca scuse, mettendo nel mirino per l'immediato futuro il passaggio (che tarda a realizzarsi) ad una mentalità di ghiaccio, necessaria per gestire al meglio il sacro fuoco... di cui sopra! Lo aveva dichiarato recentemente: "Sono fatto così: ogni tanto mi si chiude un po' la vena".  

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JACK MILLER: VOTO 9

Grazie... Miller! Lo dice la Ducati (e lo deve) al suo pilota australiano che - accompagnato alla porta di servizio - si toglie lo sfizio: quello di portare alla vittoria in casa Honda la Desmosedici "sbagliata", cinque anni dopo il precedente colpaccio a firma Dovizioso. Una vittoria d'autorità, quella dell'australiano, che certamente approfitta della giornata di fiacca generale dei quattro colleghi in corsa per il titolo. Come sempre, conta farsi trovare pronti a cogliere le occasioni che - si sa - sono rare, per non dire eventuali.

ALEIX ESPARGARO: SENZA VOTO

Così abbacchiato Aleix lo avevamo visto solo dopo il pasticcio dell'ultimo giro di Barcellona (che invece era il penultimo!). Stavolta il fattaccio avviene all'altro capo del GP, nel giro di ricognizione. Abbacchiato ma probabilmente anche incavolato, perché la possibilità di guadagnare terreno su Quartararo era reale. Le chances Aprilia si perdono un po'... sulla mappa! Sotto le aspettative anche MAVERICK VINALES (VOTO 6,5), autore di una prova certamente dignitosa ma priva di acuti, in sella ad una RS-GP senza spunto.

FABIO QUARTARARO: VOTO 6

Il mini-GP dei candidati al titolo lo vince lui: vantaggio quasi raddoppiato su Bagnaia (da dieci a diciotto punti), un intero gara di vantaggio ora su Espargarò (venticinque). Scatta nono e chiude ottavo: in gestione, se proprio vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Non basta però per dormire sonni completamente tranquilli nei giorni che portano alla prossima tappa in Thailandia. Il bis iridato resta a rischio.

 

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BRAD BINDER: VOTO 7

Il secondo podio stagionale arriva a mesi di distanza da quello nell'esordio stagionale di Losail, vale sorpasso nella classifica generale a Zarco e la possibilità di lanciarsi all'inseguimento di Miller (suo prossimo compagno di squadra) che con la vittoria a Motegi gli risponde per le rime. Non sarà allo stesso livello di quella tra Bagnaia e Bastianini ma ecco servita un'altra sfida in famiglia nel menu del prossimo anno.  

JORGE MARTIN: VOTO 7

Lo spagnolo manca ancora della necessaria continuità ed a Motegi - dopo una buona partenza dalla seconda fila - perde alla distanza il duello con Binder per il secondo posto. Porta comunque punti pesanti alla causa Pramac nella giornata storta di JOHANN ZARCO (VOTO 4), passato nell'arco dei 24 giri del GP del Giappone dal centro della prima fila alla terra di nessuno di metà classifica.

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MARC MARQUEZ: VOTO 7

Con la pole sull'asfalto viscido del sabato aveva rimesso in mostra la propria classe, in gara ha dimostrato che anche la forza pian piano (si fa per dire) sta tornando. Mantiene un ritmo regolare dall'inizio alla fine, evita distrazioni tipo la scivolata del warm up e regala un nuovo, vecchio sogno alla Honda tutta: quello del ritorno ai "winning ways" del passato.

ENEA BASTIANINI: VOTO 5,5

Se sei in qualche modo "appeso" alla corsa al titolo e non approfitti di una domenica così per rilanciarti, il segno positivo a fianco del tuo nome non ci può proprio stare. Dà per il terzo GP di fila del filo da torcere al suo prossimo compagno di squadra, anche se il contesto stavolta è quello dei quartieri bassi della top ten. Perde un solo punto da Quartararo ma il nervosismo ducatista si avvicina pericolosamente al livello di guardia. Il tempo del "liberi tutti" è scaduto. Occorre più che mai mettere ordine nel piano di un finale di stagione destinato in ogni caso ad avere risvolti diretti sull'approccio alla prossima.

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LUCA MARINI: VOTO 7

Ha infilato le marce alte a partire dall'estate, mettendo da lì in avanti più o meno regolarmente in ombra il compagno di squadra MARCO BEZZECCHI (VOTO 6, decimo al traguardo) ed a Motegi ha provato pur il brivido di agganciare la coda della Honda di Marquez: Marc però, non Alex, come gli capitava in passato! Peccato però che di mezzo ci fosse un volitivo MIGUEL OLIVEIRA (VOTO 7) che con la sua KTM ha negato all'italiano la quarta top five stagionale.

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