Le pagelle del mercato: la regina è il Napoli

Voto 7 per De Laurentiis: promossi anche Milan, Roma, Samp e Juve. Il Parma è un disastro

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ATALANTA 6,5
Doveva risolvere un problema, quello dei pochi gol segnati. Ha preso Pinilla che ha subito dato il suo contributo realizzando un gol decisivo contro il Cagliari e per il resto ha mantenuto i giocatori che doveva mantenere, tenendo un profilo giusto per puntare alla salvezza.

CAGLIARI 6
Mercato schizoide, con molte operazioni e con strategie cambiate da un giorno all'altro. In uscita buono l'affare Ibarbo che ha dato respiro alle casse, per il resto il livello della squadra è rimasto dignitoso e spetta a Zola cercare di ottimizzare il lavoro fatto in passato da Zeman.

CESENA 5
C'erano in giro tante occasioni da cogliere e non sono state colte, l'unico dato veramente positivo è che è stato mantenuto Defrel, forse l'unico giocatore in grado di regalare delle speranze di salvezza alla squadra romagnola. 

CHIEVO 6
Da una società con questi numeri e questi obiettivi non ci si possono mai aspettare colpi da prima pagina, ma l'inserimento di Fetfatzidis può dare un contributo tecnico interessante. L'ultimo giorno è arrivato Pozzi ma si tratta solo di un aggiustamento finale che non sposta molto.

EMPOLI 6,5
Il vero colpo era tenere Rugani fino alla fine della stagione e il diesse Carli è riuscito a metterlo a segno, con la prospettiva di darlo poi alla Juve solo per la prossima stagione. Interessante in prospettiva l'innesto dell'australiano Joshua Brillante che non h a avuto spazio nella Fiorentina.

FIORENTINA 6
La partenza di Cuadrado rappresenta un colpo imparabile, nel senso che non esiste un surrogato del colombiano in circolazione. Salah è un giocatore che può dare delle soddisfazioni, ma Diamanti e Gilardino vengono da una situazione particolare e bisogna capire come stanno fisicamente e mentalmente.

GENOA 6,5
L'importante per Preziosi è sempre fare movimenti. Anche in questo caso è riuscito nel suo scopo ma adesso bisogna capire quanto valgono veramente i nuovi arrivati, al di là di Borriello che se sta bene è sempre una garanzia per i colori rossoblù. Non si capisce bene se Gasperini sia felice o meno, ma presto anche questo si capirà.

INTER 6
La sfortuna di Mancini è che quasi tutti i giocatori comprati da Thohir hanno già esordito e non sono andati proprio come ci si aspettava. L'ultimo giorno poteva portare qualcosa in più all'allenatore interista ma poi le richieste del Mancio si sono arenate sulle esigenze economiche della società.

JUVENTUS 6,5
Aveva un paio di situazioni da sistemare, Matri è andato a riempire la casella del quarto attaccante e De Ceglie ha messo una toppa sulla fascia sinistra. Certo, Allegri aveva scelto di passare al 4-3-1-2 ma non è riuscito a farsi comprare un trequartista che doveva essere Sneijder ma poteva essere anche qualcosa di meno.

LAZIO 6 
Interessante la scelta di Mauricio, che quasi nessuno conosceva e che si sta dimostrando un buon acquisto. Hoedt è un giocatore di ottime prospettive che nella prossima stagione farà molto comodo. 

MILAN 6,5
Italianizzare la squadra è un'ottima idea, adesso bisogna vedere quali saranno gli effetti sulla classifica di una squadra che non può accontentarsi di come è andato il girone d'andata. Gli ultimi giorni sono stati comunque positivi con gente che dà l'idea di avere il senso di appartenenza.

NAPOLI 7
I risultati parlano più di ogni considerazione. Strinic è arrivato dall'Ucraina e si è subito imposto come titolare fisso di una squadra che già funzionava abbastanza bene. Gabbiadini è un talento assoluto e chissà cosa ne pensa Mihajlovic della sua cessione. E a gennaio il Napoli è andato più forte di tutte le altre squadre di serie A.

PALERMO 6
Zamparini è riuscito pesantemente a far parlare di sè pur non avendo movimentato molto in questo mese di gennaio. I gol di Dybala e le magie di Franco Vazquez hanno fatto scatenare un'asta che farà divertire il presidente nella prossima estate, proprio mentre la squadra si sta assestando su una buona posizione.

PARMA 5
Il voto vero dovrebbe essere zero perché il problema non è legato agli arrivi e alle partenze di giocatori. Il problema vero è la sopravvivenza del club, la continuità di un progetto che nasce sotto i peggiori auspici. Almeno i nuovi dirigenti hanno avuto fantasia nella scelta dei nuovi.

ROMA 6,5
Garantisce Garcia, ma è lecito avere qualche dubbio su una squadra che ha lasciato partire Destro senza combattere e l'ha sostituito con Doumbia, che non ha mai avuto esperienza nel campionato italiano. Ibarbo è una scommessa che può essere vinta, ma ci vuole mlto lavoro per farlo rendere al massimo.

SAMPDORIA 6,5
Ferrero ha fatto divertire tutti con i suoi numeri incredibili. ma alla fine non è facile capire se sono buoni affari o solamente colpi mediatici. Il litigio Eto'o-Mihajlovic fa propendere per la seconda ipotesi e il termometro del malessere è la sconfitta rimediata sul campo del Torino.

SASSUOLO 6,5
Il colpo vero è stato quello di saper dire di no alla Juventus che voleva Zaza da subito e che invece si deve accontentare di prenderlo nella prossima stagione come era concordato da tempo. La squadra va bene così com'è adesso e non aveva bisogno di grandissimi stravolgimenti.

TORINO 6
La vittoria sulla Sampdoria ha dato un grandissimo assist a Cairo. In questo modo la squadra secondo il presidente va bene così. Non è stato preso un attaccante in più e non è stato affondato il colpo su Ilicic, che sarebbe diventato granata molto volentieri.

UDINESE 6,5
Pubbliche relazioni con tutti: Pozzo ha flirtato con grandi cub per campioni che ha in casa tipo Allan e Widmer, ma non li ha promessi a nessuno. E alla fine ha preso anche un giovane croato che ha un futuro come Stipe Perica, che si è affermato in Olanda dopo essere passato per il Chelsea.

VERONA 6
Per il momento il rischio è quello che si sia cambiato tanto per cambiare, ma poi magari ci sarà modo di capire che non è esattamente così. Il vero problema in questa squadra è quello del gruppo, che non ha ritrovato l'unità dell'anno scorso, ma che per il momento rimane nelle mani di Mandorlini.

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