Il presidente nerazzurro vuole a tutti i costi la Champions
Un saluto ai nuovi arrivati Podolski e Shaqiri, un primo colloquio con Roberto Mancini alla Pinetina, allargato ai suoi più stretti collaboratori, per fare il punto sulle trattative definite o in via di definizione (Brozovic e Murillo) e su quelle da pianificare per l'immediato e il futuro prossimo (Diarra, Motta, Yaya Touré). Questa l'agenda milanese di Erick Thohir, domenica in tribuna col Torino assieme a Moratti. La partenza mercoledì.
Tutto per la Champions. Traguardo fondamentale: per il prestigio, per il blasone ma, ancor più, per il conto economico del club. Gli sforzi già fatti sul mercato (Podolski, Shaqiri, Brozovic, Murillo) e quelli programmati (l'ultima settimana promette di regalare nuove sorprese ai tifosi nerazzurri) vanno in un'unica direzione: raggiungere il terzo posto, garantirsi l'accesso alla massima competizione europea e poter mettere a preventivo l'ingresso di quei liquidi necessari per finanziari questi stessi investimenti, fronteggiare il Fair Play finanziario Uefa ed evitare dismissioni altrimenti pesanti a giugno.
Cinque giorni milanesi di Erick Thohir, dunque, tra programmazione e campo: subito la Pinetina, l'incontro con la squadra e Mancini, poi la partita col Torino e il primo briefing con Moratti. Da qui sotto con il mercato, che non significa solo entrate: rosa da sfoltire e grane da risolvere. Prima su tutte quella con Osvaldo.