Una partita molto tattica, dove ogni mossa va studiata con attenzione. Risolta la questione principale - il rinnovo si sua maestà Messi - il Barcellona programma il futuro - c'è da rispondere al Real bi-campione d'Europa - guardando al nodo centrocampo: come sostituire Iniesta in scadenza nel 2018? Come preparare la successione a Don Andrés? E con chi?

Con chi è facile da dire: Marco Verratti. Come invece meno, nel senso che la trattativa con il Psg non è certo semplice. Lo stesso Iniesta ha indicato nel regista azzurro la soluzione perfetta, Messi ha dato il suo placet, il nuovo tecnico Valverde pure: in Catalogna scrivono che i contatti sono continui, non sono mai stati troncati negli ultimi mesi, ma aggiungono che toccherebbe ora allo stesso Verratti esporsi.

Cosa che, per diversi motivi, Marco non può fare alla luce del sole, con dichiarazioni ufficiali. Per il quotidiano Sport l'azzurro avrebbe già palesato ai dirigenti parigini la sua volontà di migrare in Spagna, ma qua siamo nel campo delle supposizioni e  le smentite dell'agente, Donato di Campli, servono più che altro a raffreddare quei rumors che anzichè facilitare una eventuale trattativa (o più trattative, visto l'interesse di molte altre big per il suo assistito) rischierebbero solo di complicare la situazione.

Ognuno, dunque, fa quel che deve fare: il Barcellona sa che Verratti è il regista perfetto e vale  - per il Psg - almeno 80 milioni, Verratti sa che il Barcellona può assicurargli quel salto di qualità che in Francia non gli è garantito, il procuratore di Verratti sa che sul suo assistito non ci sono solo i catalani e che ogni mossa va ponderata attentamente mentre il Psg si fa per il momento forte di un contratto in essere che scade nel 2021.

La partita, molto tattica, è dunque aperta. Giugno è appena iniziato. Siamo ancora alle battute iniziali. E ora come ora, fuorigioco, sembrano esserci solo le pretendenti italiane.