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MERCATO

Mercato, l’Arabia fa il pieno di big sognando il Mondiale 2034

Brozovic dopo Benzema, Ronaldo e Kanté, ma c’è anche chi dice no perché forse non è tutto oro quel che luccica…

03 Lug 2023 - 20:02

Se lo stipendio annuo di Brozovic in Arabia sarà 5 volte superiore a quello che gli garantiva l'Inter e quello di Cordaz verrà quasi decuplicato, si capisce facilmente perché siano in tanti a dire sì ai soldi sauditi. Lo hanno fatto Cristiano Ronaldo, Benzema, Kantè, Koulibaly, Ruben Neves e altri lo faranno, ma c'è anche chi dice no, come Messi, Busquets, Zidane, Mourinho e Gattuso: chi perché ritiene di non avere ancora l'età per sparire dai radar del calcio che conta, chi perché ha constatato che in fondo non è tutto oro quel che luccica.

L'Arabia Saudita sconvolge il calciomercato: tutti gli acquisti

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© sportmediaset  |  Marcelo Brozovic all'Al-Nassr: all'Inter 18 milioni di euro, per lui contratto fino al 2026 da oltre 30 milioni l'anno
© sportmediaset  |  Marcelo Brozovic all'Al-Nassr: all'Inter 18 milioni di euro, per lui contratto fino al 2026 da oltre 30 milioni l'anno
© sportmediaset  |  Marcelo Brozovic all'Al-Nassr: all'Inter 18 milioni di euro, per lui contratto fino al 2026 da oltre 30 milioni l'anno

© sportmediaset |  Marcelo Brozovic all'Al-Nassr: all'Inter 18 milioni di euro, per lui contratto fino al 2026 da oltre 30 milioni l'anno

© sportmediaset |  Marcelo Brozovic all'Al-Nassr: all'Inter 18 milioni di euro, per lui contratto fino al 2026 da oltre 30 milioni l'anno

Punto 1) Sembra che le cifre realmente proposte ai giocatori, pur gigantesche, non siano quelle che la propaganda fa circolare: Benzema, per esempio, guadagnerebbe meno della metà dei 200 milioni a stagione di cui si è scritto.

Punto 2) Il rispetto degli accordi è ritenuto fondamentale: chi intende rompere il contratto va incontro a salatissime penali da pagare. Circola già voce che CR7 rimanga ancora all'Al-Nassr proprio per questo motivo.

Punto 3) Per i super big come Ronaldo non è stato così, ma in generale, le trattative vengono condotte personalmente dal principe e primo ministro Mohammad Bin Salman, che sottopone ai suoi interlocutori una proposta economica da accettare a scatola chiusa, senza conoscere in anticipo il club in cui si verrà collocati.

Ma al di là di qualche rifiuto, il progetto del governo saudita viaggia spedito. Perché c'è una guerra di immagine da portare avanti nei confronti del Qatar, dopo che quest'ultimo ha messo a segno il colpo Mondiale; e perché, attraverso i campioni, si vuole lucidare l'immagine discussa del Paese in vista del grande appuntamento. L’Arabia si è sfilata dall'organizzazione del Mondiale 2030, che difficilmente avrebbe ottenuto, e si concede 4 anni in più per presentarsi al torneo successivo come paese ospitante calcisticamente evoluto.