Decisamente più in difficoltà sono apparse invece le Mercedes. Anche
Hamilton e Bottas non hanno testato le mescole da qualifica, ottenendo le loro migliori prestazioni con le gomme soft, ma hanno messo in evidenza
notevoli problemi di stabilità nel tortuoso tracciato di Budapest. Sia il britannico sia il finlandese hanno dovuto fare i conti con qualche "lungo" di troppo e con un posteriore piuttosto "scivoloso", dovendo accontentarsi del 5° e 6° crono finale (+ 0''423 Lewis, + 0''857 Valtteri).
È iniziato male il weekend di Nico Hulkenberg. Il tedesco, dopo lo splendido 5° posto nel GP di casa, è stato costretto a parcheggiare a bordo pista la sua Renault a mezz'ora dalla fine del turno per un problema di natura tecnica. Il tempo trascorso sul tracciato gli ha comunque garantito l'8° crono alle spalle dei piloti dei tre top team e della Haas di Grosjean, con Sainz e Magnussen a chiudere la top 10 della mattinata.
Diciottesimo crono finale per la Sauber-Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi, che per la FP1 ha preso il posto di Leclerc come da programma. Il collaudatore pugliese, alla ricerca di un contratto da pilota titolare per il 2019, ha comunque rifilato quasi mezzo secondo al vicino di box Ericsson, 20° e autore anche di un pericoloso testacoda a metà turno.