F1, pole di Vettel a Singapore

Ferrari davanti a tutti, Raikkonen terzo tra le Red Bull. Male le Mercedes

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Sebastian Vettel è tornato in pole dopo oltre un anno nelle qualifiche del GP di Singapore di F1 e ha regalato alla Ferrari un sabato da ricordare. Il tedesco ha fatto volare la sua Rossa, chiudendo con lo stratosferico tempo di 1'43"885, precedendo la Red Bull di Ricciardo, staccato di oltre mezzo secondo. Poi Raikkonen con l'altra Rossa e Kvyat. Male le Mercedes, costrette alla terza fila: Hamilton è solo quinto, Rosberg sesto.

Sotto le luci del circuito di Marina Bay la Ferrari è tornata a brillare come non le capitava da oltre tre anni, tanto è passato dall'ultima pole (bagnata) firmata Alonso. E il merito è soprattutto di Vettel, che ha finalmente riassaporato l'emozione di partire davanti a tutti dal GP del Brasile a novembre 2013: per lui si tratta della 46.a partenza al palo in carriera. Il tutto grazie a una monoposto apparsa capace di fare tutto e di più. Come ha confermato anche un Raikkonen che sembra aver dimeticato l'errore di Monza. E adesso si può sognare anche per la gara visto che le Mercedes sono apparse in grossa difficoltà a causa di gravi problemi di aderenza e hanno interrotto una striscia di 23 pole di fila, sfiorando il record della Wiliams di 24. Hamilton, costretto a dire addio al primato di Senna in qualifica (il più veloce di tutti per 8 volte consecutive) si è beccato quasi 1"5 da Vettel e sia lui, sia Rosberg sono stati costretti a usare subito le gomme più morbide, facendo anche due tentativi veloci nella Q2. A complicare i piani per il team dominatore del campionato c'è anche la Red Bull, che ha piazzato Ricciardo e Kvyat in prima e seconda fila, pronti a fare lo sgambetto al Cavallino. Salvo miracoli Mercedes, saranno loro quattro a giocarsi la vittoria.

Quanto al resto del gruppo, il Q2 si è rivelato un ostacolo insuperabile per la McLaren: Alonso e Button sono stati costretti ancora una volta a restare fuori dalla "top 10" e partiranno rispettivamente dal 12° e 15° posto in griglia. Discreto esordio per il debuttante americano Alexander Rossi con la Manor-Marussia, che ha chiuso il gruppo pur facendo una buona impressione e mettendo in difficoltà il più esperto compagno di squadra Stevens.

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