F1, doppietta Ricciardo-Verstappen

Hamilton rompe, Nico chiude terzo. Ferrari fuori dal podio

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Gara pazza in Malesia con le Red Bull che approfittano dei problemi delle due Mercedes. Hamilton domina ma poi rompe il motore, Rosberg viene toccato da Vettel al via e chiude terzo. Ricciardo così può festeggiare la sua quarta vittoria in carriera e Max Verstappen può completare la doppietta. La Ferrari invece non è mai competitiva: Vettel sbaglia al via e si ritira, Raikkonen nonostante i problemi degli avversari finisce fuori dal podio.

Quante emozioni in Malesia con incidenti, sorpassi, strategie diverse e alla fine Hamilton che esce sconfitto dalla sua macchina che fino a quel momento lo aveva fatto volare al comando del Gran Premio. Seconda giornata nera per la Mercedes dopo Barcellona e ancora una volta sono le Red Bull ad approfittare dell'occasione. Questa volta la scuderia austriaca festeggia adddirittura una doppietta e mette al sicuro il secondo posto nella classifica costruttori. Sì perché la Ferrari mai come oggi si è mostrata incapace di lottare con i primi e per la sesta volta nelle ultime sette gare finisce fuori dal podio. L'incubo della Ferrari inizia alla prima curva con Vettel che per rimontare parte come un "pazzo" (come lo ha definito Verstappen), infila le due Red Bull, ma poi centra in pieno Rosberg. Gara finita. Vettel ci ha già abituato a queste partenze a mille, a volte gli va bene (Canada) altre volte combina disastri (Spa). D'altronde qualcosa bisognava tentare per rimediare all'ennesima qualifica negativa delle rosse. Hamilton vola al comando inseguito dalle Red Bull, mentre Nico deve rimontare dalla diciassettesima posizione. Per Lewis, che aveva dominato per l'intero weekend, sembra già tutto apparecchiato per il sorpasso in classifica. E invece deve ancora succedere tutto.

Verstappen e Rosberg si fermano durante la virtual safety car e scombinano le strategie. L'olandese in particolare inizia a martellare tempi incredibili che mettono sotto pressione il leader della gara. Intanto Rosberg, furioso per quanto accaduto alla prima curva, infila avversari uno dopo l'altro e improvvisamente si ritrova dietro la rossa di Raikkonen. E qui riniziano i dolori per la Ferrari: Kimi gira costantemente più lento di Mercedes e Red Bull, l'ottimo passo sulla distanza ammirato venerdì è già un ricordo lontano. A Sepang la scuderia di Maranello prende paga anche in gara. A diciotto giri dal termine Rosberg va a doppia velocità e infila il finlandese con un sorpasso molto cattivo. Il piccolo contatto tra i due porta la commissione di gara a dare a Nico dieci secondi di penalità. Kimi torna così inaspettatamente in zona podio, ma il leader del campionato non si scompone: giù il piede sull'acceleratore e Ferrari seminata. Se non è un'umiliazione, poco ci manca.

Intanto a 15 giri dal termine succede l'impensabile: il motore di Hamilton va in fiamme e riduce in cenere i 25 punti che Lewis aveva già aggiunto alla sua classifica. Il britannico, impensierito dalle Red Bull, stava tenendo un ritmo forsennato, impressionante, troppo anche per la super power unit firmata Mercedes. Per i due piloti della scuderia tedesca è il materializzarsi di un sogno, una doppietta neanche ipotizzabile al via. Ma è il risultato meritato per aver messo sotto pressione i dominatori di questo campionato. Bellissimo anche il duello tra Verstappen e Ricciardo che vede arrivare a tutta velocità l'olandese volante, ma con le unghie e con i denti (e con la classe) riesce a tenerlo dietro. In classifica Rosberg scappa via a cinque gare dal termine, ora con 23 punti di svantaggio Hamilton sarà costretto a rischiare sempre il tutto per tutto. Kimi Raikkonen invece sorpassa Vettel e si prende la quarta posizione. Ma importa poco. Importa molto di più che in classifica costruttori la Red Bull si conferma unico rivale delle Mercedes mettendo 46 punti tra sé e la scuderia di Maranello.

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