LEWIS HAMILTON – VOTO 10
La sua reazione alla batosta di Melbourne è sontuosa. Pole e vittoria messe i fila con facilità apparente. Il tutto per ritornare lassù e mettere le cosa in chiaro con il suo compagno di viaggio nella corsa al titolo 2017.
SEBASTIAN VETTEL – VOTO 9
La strada verso il podio è assai complicata. Ma Seb mette in pista numeri ad effetto per restare aggrappato alla piazza due. Sorpassi decisi e un eccellente ritmo di gara nel finale sono ottime notizie per la Ferrari. Se Raikkonen si fosse fatto da parte prima probabilmente avremmo assistito a ultimi chilometri ad alta tensione.
MAX VERSTAPPEN – VOTO 8
La Red Bull pare un progetto meno felice rispetto a Mercedes e a Ferrari, come dimostra il distacco da clessidra accumulato in gara. Eppure Verstappen riesce a passare dalla fila 8 al podio di Shanghai. Un'impresa costruita con l'approccio “cattivo” dell'anno scorso.
DANIEL RICCIARDO – VOTO 7
Subisce la grinta del vicino di box e si sveglia solo negli ultimi chilometri. Da ammirare il suo coraggio nell'attaccare uno come Verstappen con staccate al limite. Un esercizio di stile comunque tardivo e inutile.
KIMI RAIKKONEN – VOTO 6
Un fantasmino che si fa notare solo quando blocca la macchina gemella. Poi Kimi torna a fare il taxista come aveva già fatto due settimane prima a Melbourne. Troppo poco se il termine di paragone è Vettel.
VALTTERI BOTTAS – VOTO 5,5
Dopo la fiammata di Melbourne il finlandese di scorta si spegne sotto le nuvole di Shanghai. Prima un errore, poi una gara anonima lo relegano al sesto posto, a una distanza siderale dalla Mercedes di Hamilton.
FERNANDO ALONSO – VOTO 8
Lotta come una belva anche se in ballo ci sono pochi punti e la macchina è una vasca da bagno colorata di arancione. Tutto inutile alla fine, perché la McLaren va piano e si rompe pure.
ANTONIO GIOVINAZZI – VOTO 4
In 24 ore produce più danni di un uragano. Dopo lo schianto in qualifica arriva la replica in gara. Un finesettimana disastroso che macchia quanto di buono mostrato a Melbourne.
LANCE STROLL – VOTO 5
Dignitoso in qualifica, anche se becca 7 decimi da Massa, fuori subito in gara senza colpe specifiche. Resta valido il fatto che con i soldi puoi comprare quasi tutto. Il talento, purtroppo per Stroll e per il suo ricco papà, è qualcosa che non è in vendita.
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