Le due W09 si confermano dunque imprendibili tra le colline austriache. A Hamilton è bastato davvero poco per portarsi a casa il miglior crono anche in FP2, abbassando di due decimi e mezzo quello della FP1, utilizzando per altro la mescola più dura tra quelle a disposizione. La sua Mercedes, come spesso accade, ha dato l'impressione di avere qualche problema in più nel tirar fuori la prestazione buona dalle ultrasoft, ma nonostante questo il suo tempo è stato inavvicinabile per chiunque, compreso il suo vicino di box.
Il compito di provare a mettere i bastoni tra le ruote alle scatenate Mercedes, ancora una volta, toccherà alla Ferrari di Vettel. Il tedesco ha chiuso a poco più di due decimi di distacco da Lewis, ma dovrà necessariamente puntare sul consueto step in avanti in vista delle qualifiche per provare quantomeno a strappare la prima fila ed evitare di ritrovarsi al via nelle stesse condizioni della gara francese. Più complicato l'avvio di weekend di Raikkonen, che si è piazzato in sesta posizione a quasi 7 decimi dalla vetta e alle spalle anche delle due Red Bull. Decisamente confortanti, però, le indicazioni sul passo gara delle due Rosse: ritmo costante e tempi all'altezza di quelli delle Mercedes.
Non pochi i grattacapi in casa Red Bull, proprio sul circuito di casa: Ricciardo e Verstappen hanno chiuso col 4° e 5° tempo (rispettivamente + 0''452 e + 0''546), ma le loro RB14 hanno dato l'impressione di faticare molto in fase di simulazione passo gara, facendo emergere in particolare problemi di tenuta delle gomme ultrasoft.
A chiudere la top 10 del pomeriggio ci sono le Haas di Grosjean e Magnussen, la Toro Rosso di Gasly (nonostante un forfait anticipato per la rottura della sospensione anteriore sinistra sugli alti cordoli del Red Bull Ring) e la McLaren di Vandoorne. Ancora in difficoltà le Renault di Sainz e Hulkenberg (11° e 15° tempo), mentre è scivolato fuori dai migliori dieci Leclerc con la Sauber-Alfa (12°). Appena 19° Alonso con l'altra McLaren, davanti solo alla Williams di Stroll.