Ecclestone, il GP di Monza vale più di 30 milioni di euro 

Nessun passo indietro per Bernie, una follia perdere l'appuntamento italiano 

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Nessun passo indietro per Bernie Ecclestone e il GP di Monza è sempre più a rischio. Una follia, non solo perché siamo italiani e dell'Autodromo brianzolo siamo tutti innamorati come simbolo delle vittorie della Ferrari in Formula 1. Il contratto con la Fom è in scadenza nel 2016 e la gara, che da sempre è in programma alla prima domenica di settembre, potrebbe uscire dal calendario.

Il motivo? I soldi. Troppo alte le richieste del patron del circus: si parla di circa 30 milioni di euro a stagione per ospitare l'appuntamento mondiale. Finanze che in questo momento il circuito non ha e non può spendere per un investimento che sarebbe a perdere. Prestigio a parte, è quasi impossibile ricavare 30 milioni dalla vendita dei biglietti e poco altro perché, c'è da considerare, che la gestione della pubblicità rimarrebbe alla Fom. Clausola che riduce di molto le possibilità di trovare un accordo anche perché Ecclestone ha ribadito l'intenzione di non fare sconti paragonando Monza a Zeltweg (che ha trovato le risorse economiche grazie alla Red Bull). Ecco, qua non ci siamo proprio perché la F1 è storia e tradizione. Togliere l'appuntamento brianzolo dal Mondiale sarebbe come giocare Wimbledon sull'erba di Shanghai, seppur verde splendente e ben curata a suon di milioni.

Eppure non c'è verso di far cambiare idea a Bernie che si è già dimostrato senza scrupolo facendo saltare il GP di Germania ("Non hanno voluto o potuto pagare"). Un altro colpo al cuore considerando che i tedeschi hanno vinto gli ultimi cinque Mondiali (Quattro con Vettel e uno con la Mercedes) e con Seb sulla Rossa sarebbe stato uno spettacolo unico. Ma no, meglio andare in giro per il mondo: tipo in Messico. Non ce ne vogliano i messicani...

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