"Jules? Aspettiamo un miracolo"

Sette mesi fa lo schianto in Giappone, il padre non si arrende ma ammette: "Non ci sono stati i progressi attesi"

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"Finché c'è vita c'è speranza, seppur dopo un po' di tempo anche noi aspettiamo un miracolo". Parole amare quelle di Philippe Bianchi, padre di Jules, il pilota francese della Ferrari Academy che il 5 ottobre scorso si schiantò a Suzuka con la sua Marussia contro una gru e da quel giorno lotta su per la sopravvivenza in un letto di ospedale: "Jules combatte - afferma il papà a Canal Plus -, ma non ci sono stati i progressi neurologici che speravamo".

"E' vivo e lotta con le armi che ha, questa per noi è la cosa più importante - aggiunge Philippe, che definisce la situazione 'stagnante' e ammette di alternare momenti di speranza ad altri di rassegnazione -. Ogni mattina in casa quando ci svegliamo il nostro pensiero va alla vita di Jules, ma pensiamo altrettanto spesso alla sua morte, perché non possiamo fare altrimenti. Sta diventando sempre più difficile".
Nel frattempo, in occasione del Gran Premio di Montecarlo, la Manor Marussia indosserà per tutto il finesettimana un braccialetto rosso per ricordare il pilota francese che proprio nel Principato lo scorso anno tagliò il traguardo in nona posizione, regalando alla scuderia britannica i suoi primi punti in Formula Uno.

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