La mini-rivoluzione di De Laurentiis

Il presidente pronto a garantire ad Ancelotti gli uomini giusti per rilanciarsi

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Due attaccanti, due esterni di centrocampo, due o forse tre centrocampisti. La rivoluzione tecnica in casa Napoli sarà poderosa e motivata dalla necessità di dare ad Ancelotti quei rinforzi con le caratteristiche che occorrono al tecnico per mettere in campo al meglio il suo 4-4-2. Ci sta lavorando direttamente De Laurentiis, in stretto contatto con il ds Giuntoli: anche nelle ultime ore il patron, nonostante una giornata trascorsa a Capri, ha tenuto il telefono sempre attivo per proseguire nel lavoro di ristrutturazione della squadra.

Pure le cessioni saranno numerose, qualcuna illustre, come Lorenzo Insigne. Ma solo se arriveranno offerte degne del calibro del capitano e di certo non inferiori agli 80 milioni di euro. Finora l'agente del Magnifico, Mino Raiola, non ha portato alcuna proposta al Napoli, nemmeno l'Atletico Madrid, interessato soprattutto a Dybala, se dovesse andare via Griezmann.

De Laurentiis sta prendendo coscienza della necessità di accontentare Ancelotti, così per togliere il prossimo anno tutti gli alibi che lo hanno convinto a sospendere il giudizio sul coach emiliano. Servirà una campagna acquisti sontuosa, sullo stile di quella che il Napoli fece quando arrivò in panchina Rafa Benitez, per aprire un nuovo ciclo nel Napoli. Immobile della Lazio e Mariano Diaz del Real Madrid sono i due attaccanti centrali che Giuntoli sta corteggiando per mesi, Fornals e Veretout (Villarreal e Fiorentina) i due centrocampisti che dovranno rimpinguare un reparto rimasto in deficit numerico dopo le cessioni a gennaio di Rog e Hamsik. Senza trascurare il profilo Almendra, il 19enne del Boca Junior che ha già un accordo sulla parola, anche se il club non vuole abbassare il prezzo stabilito dalla clausola rescissoria: 40 milioni di euro. I due esterni “alti” individuati già da tempo sono Lozano del Psv, appetito anche da club importanti come il Manchester United e Lazaro, austriaco in forza all'Hertha Berlino e anche della l'azionale austriaca.

Poi va risolto il caso Diawara, illuso dall'idea che con l'addio di Sarri potesse avere più spazio, mentre con Ancelotti sta giocando ugualmente poco. Per non svalutare il prezzo di Diawara, si sta facendo strada una ipotesi che permetterebbe al Napoli di alzare il livello nella retroguardia a destra: il Tottenham sta per proporre tramite un intermediario lo scambio alla pari con l'esterno “basso” Trippier, il cui valore è inquadrato intorno ai 30 milioni di euro. Gettare la croce addosso ad Ancelotti, oggi sarebbe sbagliato e prematuro, aspettare il prossimo per capire di che pasta è fatto, diventa una necessità.