Per Mertens 4 reti nelle 4 partite giocate finora tra campionato (Fiorentina, Juventus, Sampdoria) e Champions (Liverpool) e 4 reti all’attivo, con la media un gol ogni 86 minuti. Ma davvero vogliamo sacrificare un bomber di così alto rendimento sull’altare del pur necessario turnover? La risposta è: no. E’ un rendimento ancora parziale, d’accordo, però tutto il suo cammino con il club azzurro è stato di altissimo rendimento offensivo: 2,3 reti di media (208 partite e 87 reti). 47 partite con 13 gol il primo anno (3,6 di media), la stagione successiva (2015-2015) 51 gare e 10 gol (5,1 di media), poi nel 2015-2016 furono 40 le gare e 11 gol realizzati (3.6 di media), nel 2016-2017 ci fu la svolta Sarriana con la nuova posizione da punta centrale: giocò 46 partite andando a rete 34 volte (1,3 di media). Il 2017-2018 fu caratterizzato da 49 partite e 22 gol (2,2 di media), fino allo scorso anno fatto di 47 gare e 19 gol con la media di 2,4 a match. Ma Mertens ha dimostrato di essere uno avvezzo al gol anche nella nazionale belga, con 87 partite e 18 volte a bersaglio per la media di un gol ogni 4,8 partite. Sono numeri da bomber vero, tale da non aver fatto rimpiangere (finora) il mancato arrivo di un cannibale come Icardi e nemmeno l’assenza di quello che è il centravanti di ruolo della squadra di Ancelotti,
Milik. Una attitudine al gol popolata di queste cifre conferma che il talento belga è fin troppo utile alla squadra azzurra, così tanto da non avere esitazioni nel chiedergli di stringere i denti e di sacrificarsi per la squadra adesso che il suo trend è elevatissimo per quelle che sono le necessità della squadra. Ma sarà lui stesso a chiedere ad Ancelotti di essere messo in campo domani a Lecce, se non dal primo minuto, almeno a gara in corso per regalarsi la soddisfazione di provare a raggiungere Diego Maradona al secondo posto della classifica all time del Napoli: Mertens è arrivato a 113, mentre il Pibe de Oro si era fermato a 115. Servirebbe una doppietta contro i salentini, per aiutare il Napoli ad inseguire il primo posto in serie A che rappresenta il grande obiettivo stagionale del club. Mertens forever potrebbe essere lo slogan stagionale del Napoli, con l’obiettivo di tenerlo fuori nel minor numero di partite: al tricolore si arriva solo se al centro dell’attacco si potrà contare sempre sulla presenza di Ciro il grande.
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto, dopo essere stato visionato dalla redazione
OK