OGGI CON PRADELLI

Cuore tifoso Milan, sembra lo stadio del "ciapa no"

Sembrano rimasti in due a giocarsi la costruzione del nuovo impianto. Ma il futuro resta ancora fumoso

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La base di partenza sono le 750 pagine del dossier che Inter e Milan hanno messo sul tavolo del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per spiegare le ragioni della demolizione del Meazza e della costruzione di un nuovo stadio di proprietà da sessantamila posti nell’area di San Siro, oggi adibita a parcheggio. Lì c’è tutto, ma, ad oggi, per molti tifosi (nerazzurri e rossoneri) il futuro è ancora piuttosto fumoso.

Così si spiega l’ultima uscita dello stesso Sala che nei giorni scorsi ha sollecitato i due club alla trasparenza. Facendo un passo in più: sferzandoli ad avviare una sorta di percorso partecipativo. Sia chiaro: sullo stadio non ci sarà alcun referendum, salvo improbabili colpi di scena. Ma qualcosa che possa rendere più condivisa la scelta delle due società milanesi, sì.

Negli ultimi anni Milano sta già sperimentando qualcosa del genere. La giunta Sala, ad esempio, ha avviato un programma di dibattiti, presentazioni pubbliche e workshop per spiegare i dettagli dei progetti di riqualificazione urbana degli ex scali ferroviari, qualcosa che per dimensioni possiamo paragonare a non meno di venti nuovi San Siro. Analogamente lo stesso Comune ha tentato negli scorsi mesi di raccogliere opinioni nei quartieri interessati alla possibile riapertura parziale dei Navigli, un “pallino” del sindaco.

È chiaro che le decisioni, in assenza di una consultazione elettorale (che sarebbe comunque di indirizzo, non vincolante), spettano comunque alle istituzioni. Ma, per dirla alla Sala, «la partecipazione è un valore». In attesa di un nuovo passo avanti, che formalmente avverrà con un incontro tra Comune, Inter e Milan verosimilmente nei prossimi giorni, si sa che, dei quattro studi di architettura invitati a partecipare, sarebbero rimasti in lizza in due: l’americano Populous - che ha realizzato moltissime arene sportive in giro per il mondo come il nuovo Wembley e lo stadio del Tottenham - e lo studio milanese Progetto Cmr con Sportium. Lo studio Boeri e Hok dovrebbero essere stati scartati. Ma non sono da escludere ulteriori, imprevedibili sorprese.

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