La regina d'Inghilterra era Geoff Hurst

55 anni fa, l'unica tripletta in una finale mondiale

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Esiste un comune denominatore fra l’esito di Euro 2020 e i Mondiali inglesi di 55 anni fa: chi segna per primo, poi perde. Per il resto, poche analogie. Mese di luglio in entrambe le situazioni, lo stadio è sempre quello di Wembley. Nel 1966 come nel 2021 la Nazionale dei Tre Leoni sembra spinta anche dalla bonarietà di qualche arbitro. Se nel 2021 Raheem Sterling alimenta le polemiche per via di una certa tendenza a cadere in area di rigore avversaria, nell’anno dei Mondiali “made in England” l’uomo al centro dei mugugni generali ha un cognome che tradotto in italiano significa più o meno “collina”. Hurst, per l’appunto.

Nel 1966 Geoffrey Charles Hurst, attaccante del West Ham, deve compiere 25 anni e vuole dimostrare quanto valgono i suoi gol. Più forza fisica che tecnica individuale, è un giocatore che non si risparmia mai. Il tecnico Alf Ramsey lo apprezza e sa di poterci contare, ma anche un commissario tecnico libero da schemi preconcetti deve comunque stabilire gerarchie interne. E Geoff Hurst non è la prima scelta, c’è poco da fare.

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