Serie B: rallentano Verona e Pescara in zona playoff, punti salvezza per il Livorno

Grosso non va oltre il pareggio in casa col Crotone, Pillon fa 1-1 con il Foggia, amaranto bene con il Cosenza

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La domenica della 23esima giornata di Serie B registra i rallentamenti in zona playoff di Verona e Pescara. La squadra di Grosso rimonta nel posticipo il gol di Pettinari con il pari di Di Carmine, quella di Pillon invece pareggia a Foggia, con il rigore di Mancuso nella ripresa che replica al gol di Deli. Vittoria importante nelle zone basse della classifica per il Livorno che supera 2-0 il Cosenza con Giannetti e Salzano.

Parte molto forte il Pescara che nel primo quarto d'ora di gioco preme costantemente la difesa avversaria. Al 19', però, il Foggia affonda per la prima volta e sfiora il vantaggio con un destro a giro dal limite di Deli fuori di pochissimo. Un minuto più tardi gli ospiti rispondono con Monachello che, da posizione defilata, prova a sorprende Leali in uscita; il pallone attraversa tutta la linea di porta e si spegne in fallo laterale. Al 25' Loiacono, servito da Busellato, conclude di prima intenzione dopo una bella azione corale dei padroni di casa e il suo destro esce di pochissimo a Fiorillo battuto. È un botta e risposta vivace quello che va in scena al Pino Zaccheria: Galano ci prova dalla distanza al 35' ma il suo tiro termina distante dai pali, poi al 43' Monachello prova il mancino dal limite ma non inquadra lo specchio della porta. Al 44' il Foggia sblocca il risultato: bravo Deli, che mette a sedere Campagnaro e scarica un gran destro a giro che bacia il palo interno e si infila in rete. Terzo centro in stagione per il numero 10 rossonero. Il secondo tempo si apre nel segno di Iemmello che prima colpisce in pieno il palo e poi calcia addosso a Fiorillo in acrobazia. Al 67' il Foggia, però, pareggia i conti con Mancuso su un rigore da lui stesso procurato per un fallo commesso da Billong. Nel finale di gara i ritmi si abbassano e il risultato rimane fisso sull'1-1. Il Pescara ora si trova a -7 dalla capolista Brescia.

Primo tempo dalle scarse emozioni all'Armando Picchi. All'8 viene annullata una rete al Livorno per un fuorigioco netto di Giannetti che aveva freddato Perina. Al 27' Alino lancia perfettamente da 40 metri Diamanti, che pesca Giannetti in profondità; l'attaccante punta la porta avversaria ma sbaglia il controllo allungandosi il pallone oltre la linea di fondo. Al 42', da una punizione sulla destra, colpo di testa di Bogdan che in torsione manda alto. Pochi istanti prima Tutino si era presentato a tu per tu con Mazzoni, ma invece che tirare aveva preferito crossare in mezzo, senza trovare compagni. Nella ripresa gli amaranto si scuotono e al 48' passano in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Diamanti crossa al centro per lo stacco preciso di Giannetti nell'angolino basso sul quale Perina non prova nemmeno a tuffarsi. Il Cosenza si rende pericoloso solo nel finale con Tutino (che in seguito verrà espulso) che su un pallone alto si coordina e in rovesciata impegna Mazzoni. In pieno recupero Salzano chiude definitivamente i conti su rigore per una vittoria fondamentale del Livorno in chiave salvezza.

Il Verona non riesce ad entrare con forza nella zona playoff della classifica, il Crotone non riesce a sollevarsi dalle sabbie mobili della classifica con l'1-1 del posticipo di questa giornata. Primo tempo che somiglia molto alle condizioni climatiche che avvolgono il Bentegodi, bagnato da una fitta pioggia e con la nebbia che tenta di scendere in campo in un'atmosfera che di entusiasmante ha davvero poco. Il Verona però ha subito l'occasione per provare a scuotere il pubblico e la propria condizione mentale, con il successo che manca dal 27 dicembre, ma Zaccagni da zero metri di testa manda alto sopra la traversa. Il Crotone prova a palleggiare dal basso, ma i ritmi della gara non decollano, serve arrivare oltre la metà della frazione per trovare la parata di Silvestri che alza in angolo la conclusione di Rohden. Il centrocampista svedese è protagonista anche del vantaggio della squadra di Stroppa che arriva al 50': un suo diagonale in inserimento viene toccato in maniera decisiva dal polpaccio di Pettinari che trova così il primo gol del suo campionato. Verona che non è nemmeno fortunato, con Grosso costretto a due cambi in poco più di un tempo per gli infortuni di Muari e Matos. Al 63' possibile svolta della partita perché proprio Rohden si prende il secondo giallo e abbandona il terreno di gioco lasciando in 10 il Crotone. Al 78' arriva il pareggio del Verona in superiorità numerica, Di Carmine taglia in area e viene premiato, il suo tiro passa tra le gambe di Cordaz e rotola lentamente in porta. Grosso passeggia nervoso davanti alla propria panchina, si agita e urla ai suoi giocatori, il Verona cerca il gol per tornare a vincere dopo quattro partite di digiuno, ma l'episodio giusto non arriva e tutti si devono accontentare.

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