Il Crotone chiede il rinvio del debutto di CR7: "Il Chievo non deve giocare"

I legali del club calabrese chiedono lo stop delle prime due gare di campionato dei veneti, in attesa del verdetti per le plusvalenze

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Tutto è pronto, sabato 18 agosto al Bentegodi: Chievo-Juventus, comincia il campionato e comincia l'avventura Cristiano Ronaldo. Dal giorno dei calendari, questa è la scadenza di una Serie A che riparte col bridivo del cinque volte Pallone d'oro. Ma occhio: questo sabato da segnare nella storia del Pallone rischia di restare così, una data scritta sul calendario senza che l'evento... avvenga. Già, perché a causa delle traversie del Chievo (sottoposto a giudizio sportivo per  le plusvalenze) e dEL lungo iter giudiziario, il verdetto è di là da venire e in attesa che arrivi il Crotone, nei panni di possibile club ripescato, ha deciso di presentare una istanza nella quale chiede che le prime due gare di campionato del club di Campedelli vengano rinviate. Dunque, per il Crotone il Bentegodi il 18 agosto deve restare chiuso. E Cristiano Ronaldo deve restare a Torino. Ad allenarsi coi suoi compagni juventini.

La richiesta del Crotone, inoltrata alla Federcalcio. è legata "a motivi di opportunità in relazione al fatto che i due gradi di giudizio della giustizia sportiva porterebbero ad una pronuncia dei giudici in tempi incompatibili con l'inizio del campionato di serie A. Il tutto - scrivono gli avvocati Manica e Pittelli - al fine di un effettivo ripristino della legalità violata in danno del Crotone e per scongiurare l'irrimediabile danno cagionato alla società dalla conduzione del procedimento sportivo". I due legali del Crotone sottolineano, in particolare, "l'evidente frustrazione del significato e degli effetti della sanzione certa che sarà irrogata nei confronti della società deferita e della possibilità per questa di partecipare al campionato della massima serie in maniera illegittima per la quarta volta". Il Crotone ribadisce anche la richiesta di "deroga alla clausola compromissoria per potersi rivolgere dopo le decisioni della giustizia sportiva anche alla giustizia ordinaria ai fini del risarcimento dei danni subiti".

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