"Obiettivo ripartire dalla B"

L'ex centrocampista: "Il mio ruolo è istituzionale. L'ottimismo è gratis"

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"Mi reputo un uomo delle istituzioni mi ha fatto piacere accettare un ruolo istituzionale come questo". Demetrio Albertini ha motivato così la scelta di affiancare i curatori nel lavoro di salvataggio del Parma Calcio. "Non sono direttore tecnico o sportivo. Siamo in zona Cesarini ma l'ottimismo è gratis, non costa nulla. C'è da difendere la dignità dei calciatori e abbassare il debito sportivo per rendere il Parma appetibile alla B".

"I miei due referenti principali sono i due curatori, due professionisti che non vengono dal mondo del calcio e hanno come priorità di trovare a livello amministrativo le condizioni per finire il campionato - ha proseguito Albertini in conferenza stampa - C'è però poi da gestire il rapporto con la squadra perché parliamo di calcio oltre che di un'azienda. Avrò rapporto diretto con Figc e Lega se i curatori lo riterranno, ho ottimi rapporti con loro e con l'Aic, che diciamo sono le istituzioni che scendono in campo insieme al Parma. I rapporti con Tavecchio? E' un po' che non parliamo ma non per questo non c'è un buon rapporto. Cercherò di stare il più vicino possibile alla squadra a partire da San Siro per la gara con l'Inter. Io ho male al ginocchio ed è un po' che non gioco... Posso dire che da giocatore ho sempre visto il Tardini pieno, spero di rivederlo".

"Demetrio è una persona che mastica calcio, una figura cristallina. Sappiamo tutti che persona sia, aver la possibilità di poter collaborare con una persona pulita in tutti i sensi è uno stimolo in più per tutti", ha detto mister Donadoni in conferenza stampa.

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