Napoli, senti Benitez: "Può essere l'anno giusto per lo scudetto"

L'ex tecnico azzurro: "Fu un errore mandare via Reina, sarei andato via anche senza la chiamata del Real Madrid"

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Sogna in grande il Napoli, che quest'anno punta deciso al tricolore per completare un lavoro iniziato con Sarri nell'estate del 2015, quando l'attuale tecnico azzurro raccolse l'eredità di Rafa Benitez. "Può essere l'anno giusto per lo scudetto - dice l'allenatore spagnolo in un'intervista a Repubblica -. Ma sarà una lunga corsa e vincerà chi avrà più resistenza. Sono rimasto un tifoso del Napoli e appena posso lo guardo alla tv".

Benitez, che adesso è alla guida del Newcastle, è rimasto affezionato al club partenopeo: "Mi piace soprattutto vedere i progressi dei tanti giocatori che c'erano già con me e continuano a scendere in campo con la stessa mentalità offensiva. Ora hanno una convinzione nei loro mezzi molto maggiore, visto che ormai vivono in Italia da tanti anni e si sono ambientati meglio. Sono rimasto in contatto con parecchi giocatori e pure con qualche dipendente del Napoli. So che cosa fanno, mi tengo informato. De Laurentiis? Non l'ho piùsentito, non è capitato".

Rafa ripercorre la sua esperienza in azzurro, raccontando anche i motivi dell'addio: "Napoli è simile alla Spagna, dall'architettura al modo di vivere. Mi sono sentito subito a casa. E anche in campo abbiamo lavorato bene, soprattutto durante la prima stagione. Il risultato della seconda fu compromesso da un rigore sbagliato nell'ultima sfida (errore di Higuain contro la Lazio, ndr), che ci fece scivolare dal terzo al quinto posto. Il vero errore era stato già compiuto a monte però, sul mercato. Bastava prendere un giocatore, anzi trattenerlo. Mi riferisco al nostro portiere, che era anche il leader della squadra. Pure in questo caso i fatti mi hanno dato ragione: Reina è ritornato in maglia azzurra e sta facendo di nuovo la differenza. Sarei andato via anche senza la chiamata del Real Madrid, per lavorare insieme e farlo bene bisogna essere tutti convinti, al 100%. Era il momento giusto per cambiare, per me e anche per la società. Il mio tempo con il Napoli era finito".

Dopo di lui a Napoli è arrivato Sarri, che ora ha la possibilità di arrivare davanti a tutti: "E' un bravo allenatore e nel Napoli ha trovato la squadra giusta per fare quello che aveva in mente. Sta lavorando molto sulla difesa e sul pressing alto, che nella Serie A si possono fare e in altri campionati no, per esempio in quello inglese. Si sono viste le difficoltà della difesa azzurra contro il City, in una partita giocata su ritmi diversi".

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