Maurizio Sarri se l'è vista brutta ma ora può giocarsi la sfida-scudetto a soli 4 punti dalla Juve. Noi cerchiamo di imporre sempre il nostro gioco e cercheremo di farlo anche a Torino, in uno stadio difficilissimo - ha detto l'allenatore del Napoli a 'Premium Sport' -. La Juventus a livello di rosa è la squadra più forte d'Europa. Non cambieremo la nostra filosofia. Mancano 5 partite ancora, limitare tutto alla prossima sfida è riduttivo".
Una serata da favola, anche grazie al regalo del Crotone che ha fermato la Juve e riaperto il campionato. "A noi interessava vincere questa gara, abbiamo approcciato benissimo, facendo 20 minuti di livello, poi abbiamo avuto 10 minuti di vuoto, così come l'inizio del secondo tempo - ha aggiunto Sarri -. Poi nel finale abbiamo giocato un calcio molto veloce. Sono un po' dispiaciuto ma anche soddisfatto perché ho rivisto un grande livello di prestazione. Raramente abbiamo questi black out difensivi, e anche stasera avevamo fatto bene a parte qualche minuto a cavallo tra il primo e il secondo tempo. Spero siano stati errori occasionali, perché sappiamo che con la Juve diventa fondamentale anche la fase difensiva".
A Torino con un Milik in più come arma. "Cosa cambia con Mertens e Milik insieme in campo? Come sviluppo della manovra abbiamo gli stessi principi, non cambiamo molto. Poi è chiaro che quando andiamo sugli esterni cerchiamo più la palla alta con Milik e quella veloce con Mertens. Hanno caratteristiche fisiche diverse ma tecnicamente sono molto bravi tutti e due, quindi quando giocano insieme non cambiamo i nostri principi".
Ora il nodo è chi far giocare domenica sera tra Milik e Mertens. "Dopo l'allenamento di domenica mattina potrò rispondere. Valutare ora come potranno stare tra quattro giorni mi sembra difficile, bisogna vedere come reagirà Milik a questo spezzone importante di partita".
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