"La formazione la fa mia moglie"

Il tecnico rossonero presenta la sfida con l'Empoli: "Sono preoccupato, siamo al bivio"

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Reduce dalla preziosissima vittoria di Bergamo contro l'Atalanta, Rino Gattuso non si fida dell'Empoli. "Da parte mia c'è grande preoccupazione, non sarà per nulla facile - ha spiegato l'allenatore del Milan - Siamo a un bivio, dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo, è lo step che dobbiamo superare". Il periodo no è alle spalle: "Non voglio i complimenti, devo ringraziare la squadra". Poi scherza: "La formazione la fa mia moglie".

Rapporto Rocco-Rognoni come il tuo con Calhanoglu. Credi a questi sintonie, a questa umanità?
"Ieri il mio dovere l'ho fatto, sono andato a salutarlo con la mia tazzina di caffè. Il mio rapporto non è solo con Calhanoglu, con tutti i giocatori. Se n'è parlato tanto, è venuto in panchina ad abbracciarmi, sa che non ha vissuto un momento tecnico al massimo, mi piace coccolare i giocatori che hanno avuto poche opportunità. Ci sono giocatori che si allenano con grande voglia e stanno trovando poco la via del campo".

Domani non è una partita semplice.
"Da parte mia c'è grande preoccupazione, non sarà per nulla facile. Giochiamo contro una squadra che ha cambiato modulo, con un allenatore bravo, abbina qualità tecniche ad una fase difensiva molto interessanti. Non sarà facile, la crescita arriva da queste partite, non possiamo permetterci di sottovalutarla".

Mancherà Suso. Sostituto naturale o cambierà qualcosa? Paquetà potrà farlo in futuro?

"In qualche occasioni sta già facendo l'esterno d'attacco, si scambia con Calhanoglu. Può fare la mezz'ala, la mezza punta, a tratti sta facendo anche l'attaccante esterno".

Possibile turnover.
"Abbiamo 3 partite in 8 giorni, è un aspetto da non sottovalutare, oggi vedremo chi scenderà in campo e con che modulo. Quando si ottengono risultati è difficile cambiare, ma le opportunità ai calciatori bisogna darle. La cosa più importante è non perdere entusiasmo, l'allenatore deve tenere conto di tutto questo".".

Altre squadre sono in difficoltà.
"Dobbiamo lavorare con criterio, con voglia, le delusioni sono dietro l'angolo, bisogna continuare a credere a tutto quello che si fa, non si deve mollare non dobbiamo pensare a casa degli altri".

Ti fa più piacere aver convinto anche gli scettici o ti dà fastidio non essere stato apprezzato prima?
"La vivo male questa cosa, non voglio nessun complimento, devo ringraziare la squadra, io e il mio staff proponiamo ma la squadra sta bene, sta facendo cose importanti. Faccio questo lavoro perché mi piace e perché credo di saperlo fare, non devo sentire bravo bravo. Certe volte massacrano allenatori che hanno vinto tanto, Mourinho, Ancelotti, Allegri... Il calcio è così. Ci sono tanti tifosi da tastiera, bisogna pensare al lavoro, crescere giorno dopo giorno e non dare retta a chi scrive e chi parla".

La grande fame e voglia è entrata nel Milan? Cosa che è mancata a Higuain.
"Non parliamo più di Higuain, parliamo di chi c'è. E' il Milan di tutti, in questo momento abbiamo un attaccante che sta valorizzando tutto quello che gli arriva ma i meriti sono di tutti. I meriti bisogna darli a tutti, la squadra è giovane, può crescere ancora tantissimo, l'importante è che c'è la voglia, il bivio è dare continuità a quello che stiamo facendo, è lo step che dobbiamo superare".

Sulla polemica sessista innescata da Collovati.
"Mia moglie fa la formazione (ride, ndr). A parte le batture, tre volte a settimana parlo con un coach, la Morace, molto preparato. Penso che nel mondo in cui viviamo ci sono tantissime donne che ne capiscono. Quando parlo con Carolina c'è sempre un confronto aperto e interessante".

Con l'Atalanta si è visto che c'è ancora da migliorare.
"E' una squadra con cui subisci, sul 3-1 potevamo sviluppare in maniera diversa, si può migliorare, per come stiamo giocando ultimamente possiamo ancora migliorare per diventare più forti".

Sul rapporto con la dirigenza.
"Leo, Paolo, Gazidis, sono un valore aggiunto, con loro c'è sempre un confronto, sono stati bravi a farmi crescere"

Ancora su Iachini e l'Empoli.
"Con Iachini non si scherza, prepara molto bene le partite, ha rigirato la squadra come un calzino, ha cambiato assetto tattico, quando può andare va in verticale, crea preoccupazioni, è una squadra che sui calci piazzati non è niente male".

Su cosa non va d'accordo con Maldini e Leonardo.
"Anche con mia moglie ho visioni diverse, siamo insieme da 21 anni. Ci sta che in un rapporto lavorativo si possono vedere le cose in maniera diversa, ma c'è confronto e rispetto. C'è un rapporto incredibile, andiamo d'accordo. Le discussioni ogni tanto ci stanno, si discute in famiglia, figurati se non si può discutere nel lavoro".

Le rivali per la Champions sono impegnate nelle coppe.
"La Lazio è uscita. Si tratta di rose importanti. Spesso è meglio preparare la partita in una settimana, chi non fa le coppe è avvantaggiato. Io preferivo però giocare oggi l'Europa League".

Dopo Ancelotti, con te il Milan potrà dare inizio a un ciclo.
"Non vado così veloce con la mia testa, sono uno terra a terra. Tocco con mano la realtà, devo passare dai risultati e dal lavoro quotidiano. Penso giorno per giorno, sono concentrato sull'Empoli. Vedremo nel futuro".

Vedendo le gare di Coppa, le squadre straniere sembra corrano di più. Cosa ne pensa?
"Spesso è importante far correre la palla. Abbiamo grandi allenatori, ma spesso ci sentiamo una nazione che sa tutto. Ho capito che importante è il riposo, bisogna lavorare con criterio. Non bisogna massacrare i giocatori senza senso. La mentalità di certe squadre è importante".

Complimenti all'Atletico Madrid.
"L'Atletico è una squadra vera, non è un caso che non subiscono quasi mai gol. E' una squadra molto difficile da affrontare, creano anche, balza all'occhio come ti fanno giocare male e questo è merito del Cholo".

Sul futuro del Milan.
"Oggi viviamo in un calcio diverso, non si può programmare nulla, bisogna capire chi vuole rimanere e chi noi, dodici anni fa era difficile che un giocatore poteva lasciare. Con Leo e Paolo siamo in buone mani, hanno dimostrato come si muovono sul mercato, hanno preso due giocatori importantissimi come Piatek e Paquetà, siamo in buone mani".

Un commento sul gesto di Simeone.
"Da giocatore ne ho combinate abbastanza, non è bello ma quando uno è sanguigno può capitare. Non sta a me giudicare".

Le condizioni di Zapata.
"Penso che abbia ancora 7/8 giorni poi sarà a disposizione del gruppo".

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