Gattuso: "Intelligenza e coraggio"

Il tecnico rossonero: "L'Inter non è morta e nel derby non esistono favoriti"

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Ringhio Gattuso predica calma: "Non esistono favoriti nel derby e l'Inter non è morta: non caschiamo nel giochetto che sarà tutto facile". Così il tecnico del Milan ha presentato il derby e ha svelato la sua ricetta per portare a casa i tre punti: "Dobbiamo giocare con intelligenza, cuore e coraggio. Il pubblico ci dovrà dare una mano". Poi la sua opinione sul caso Icardi: "Lo spogliatoio è sacro e non va toccato".

Sulle parole di Berlusconi
"Suso dietro le due punte? Rispetto le parole del presidente".

Sull'espulsione di Verona
"Devo migliorare se voglio diventare un grande allenatore perché è già la terza volta che succede. Non mi devo mettere a discutere con gli avversari. Per fortuna non ho perso la testa e non sono stato squalificato".

Su Musacchio
"È cresciuto molto, ma per la fase difensiva non è merito solo dei difensori. Tutti dite che è forte fisicamente, ma non notate che ha qualità tecniche: non sbaglia mai un pallone".

Sulla stanchezza
"Dovete fare attenzione a usare la parola "stanchezza". Mi rifaccio ancora a Juve-Atletico: voi tutti davate i bianconeri in calo, ma quando c'è la motivazione la stanchezza non si sente. I miei giocatori ora non sono stanchi fisicamente, dobbiamo essere solidi"

Sul secondo posto
"Il Napoli è superiore a noi perché ha tanti giocatori e qualità. Siamo lontani, concentriamoci sul terzo e sul quarto posto. Sono un sarto che ancora non riesce a fare i vestiti alla perfezione: commetto ancora qualche sbaglio".

"Dobbiamo giocare con testa libera e dobbiamo dimostrare sul campo per tutti i 90' di essere i favoriti".

Sull'eliminazione dell'Inter dall'Europa League
"Ci siamo passati prima di loro, abbiamo passato le pene dell'inferno e questo deve essere il nostro vantaggio".

Su Icardi

"Difficile rispondere a questa domanda. Anche il giocatore più forte al mondo deve aver rispetto dei compagni e dello spogliatoio. Il rispetto è fondamentale, anche da parte dell'entourage del giocatore e di chi gli sta intorno. Lo spogliatoio è sacro e non si deve toccare".

Sul morale della squadra
Non bisogna punzecchiare i giocatori per queste partite: c'è un'aria diversa, c'è più nervosismo e si sente. Abbiamo lavorato tanto sul campo, ma pochissime urla perché c'è già tanta pressione".

Rivincita personale?
"Dobbiamo continuare a credere nel nostro obiettivo: nessuna rivincita. Sono stato in discussione, ma non solo io: guardate Allegri che dopo Madrid si parlava di esonero...".

Su Piatek
"La differenza la può fare il collettivo: solo pochi giocatori vincono le partite da soli e questo non è il nostro caso. Con lui non parlo tanto perché non ama parlare tanto, ma ora sto vedendo qualche sorriso in più. Non c'è bisogno di motivarlo perché sa cosa deve fare".

Su Biglia

"Domani vedrete...".

"Sono tre punti, ma mi preoccupano le altre 10 partite. Se vinciamo ci può dare una spinta mentale importante. In caso di sconfitta bisognerà lavorare sulla testa. Esame di maturità? È un percorso, è una partita che può servire a tutti per crescere visto che siamo giovani".

Sul derby
"Ogni derby ha una storia diversa. Sento dire che l'Inter è morta e noi siamo favoriti: ecco, nel derby non ci sono favoriti. Dobbiamo prepararla bene, giocarla con intelligenza, con cuore e voglia. Dobbiamo rispettare la squadra di Spalletti perché ci può mettere in difficoltà. Pressano molto alto e all'andata non ci hanno fatto respirare. Bisogna aver coraggio. Dovremo fare affidamento anche sul nostro pubblico".

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